Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mondiali di sci a Cortina è il giorno del verdetto Cantieri, l’ira di Ghedina
S’allontana l’ipotesi rinvio. Sindaco irritato per i ritardi, ambientalisti per i nuovi impianti: montagna sfregiata
denti, Zaia in testa: «Avrei voluto utilizzare lo slogan “Covid Free” ma mi hanno detto che non si può, quindi ho virato su “Safe area”. Abbiamo fatto squadra contro il Covid e ora possiamo dimostrare a chiunque, dati alla mano, che i nostri territori sono sicuri. Ecco, forse se abbiamo una colpa, è quella di essere stati fin troppo specchiati nel comunicare al mondo i nostri bollettini sull’andamento dei contagi».
I tre chiudono con una stretta di mano ed un ecumenico buffet virtuali (spritz, frico e piadina), Zaia firma autografi e scatta selfie sul lungomare che presto, per un tratto, sarà intitolato a medici e infermieri, «gli eroi del coronavirus». Tutti contenti? Insomma. Il presidente delle Marche, Luca Ceriscioli, è rimasto con l’amaro in bocca: «Nessuno ci ha mai chiamati, assolutamente. Chissà, forse è un’idea che gli è venuta durante l’emergenza Covid, a furia di sentirsi in videoconferenza. Comunque noi abbiamo la nostra linea di promozione turistica regionale, seguiremo quella, un’offerta di qualità per le famiglie».
BELLUNO Mondiali di Cortina al 2021 o 2022? Al Consiglio Fis che si riunisce oggi pomeriggio, l’ardua sentenza. Va detto che lo slittamento non sarebbe una novità. È infatti già successo che i mondiali di sci alpino siano stati posticipati di un anno. Accadde a Sierra Nevada nel 1995 e il motivo fu la mancanza di neve. Il campionato del mondo sulle nevi iberiche fu disputato l’anno seguente e si concluse con un trionfo italiano: doppietta d’oro per Alberto Tomba in gigante e slalom, oro per Deborah Compagnoni in gigante e Isolde Kostner in SuperG, argento per Kristian Ghedina in discesa. Questa volta lo slittamento di un anno sarebbe più complicato. Nel 2022 il mondiale a Cortina si disputerebbe a marzo, preceduto a febbraio dai giochi olimpici invernali di Pechino. Una sconveniente concomitanza, perché il rischio di essere offuscati da un evento come l’olimpiade è oggettivo. Se la maggior parte degli atleti non ha fatto mistero di non gradire un campionato del mondo a fine stagione quale appendice olimpica, sulla stessa frequenza è sintonizzata la maggioranza delle federazioni. Oggi pomeriggio il verdetto dei venti membri della Fis, tra i quali a rappresentare l’Italia il presidente della Fisi Flavio Roda che lo scorso maggio formulò la richiesta di rinvio. Prende sempre più corpo la conferma al 2021, a tal punto che secondo quanto filtra, Roda sarebbe intenzionato a ritirare la richiesta dinanzi a una mancanza di unanimità del Consiglio pur di non incorrere in un verdetto negativo come già successo lo scorso marzo in occasione del voto sulla disputa delle finali di coppa del mondo di Cortina, quando il suo fu l’unico voto a favore. Cortina scongiura lo spettro di un mondiale a porte chiuse, aspetta il verdetto e fa intanto i conti con quanto è stato realizzato per ospitare un evento che sotto le Tofane si attende da anni: «Siamo pronti» ha dichiarato il sindaco Ghedina, irritato per i ritardi che investono gli interventi sulla viabilità demandati ad Anas: le quattro varianti di Tai, Valle, San Vito e Cortina non saranno pronte prima del 2024: «Ci sentiamo presi in giro» ha tuonato il sindaco. Fatto sta che di queste opere il mondiale di Cortina non usufruirà. Decisamente meglio, le cose sui campi di gara: i lavori sulle piste iridate, Olympia delle Tofane, Vertigine (nuova di zecca) e Druscié sono terminati, così come quelli nella zona di arrivo di Rumerlo, mentre in area Druscié lo saranno in autunno. Il mondiale regalerà a Cortina due nuovi impianti: già attiva la nuova cabinovia Freccia nel Cielo che collega Cortina al Col Drusciè, mentre a Natale sarà inaugurato l’impianto che collegherà Pocol alle 5 Torri e quindi al carosello del Dolomiti Superski. Completato anche il sistema antivalanghivo composto da venti campane esplosive poste tra Pomedes e Ra Valles. Contestualmente, Cortina avrà anche una nuova piscina in zona Guargnè. Tutti contenti? Macché. A insorgere sono ora gli ambientalisti di Mountain Wilderness Italia: «L’intero versante della Tofana di Mezzo è già oggi sconvolto sia dal punto di vista naturalistico che paesaggistico. Certo, le nuove piste feriscono, ma la distruzione che offende ogni sensibilità riguarda in modo sconcertante, assurdo, per lo più quanto sta avvenendo sul fronte della viabilità» lamentano in un comunicato.
"Noi siamo pronti ma le strade no, così non va
"Le quattro varianti saranno pronte solo nel 2024