Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Coronaviru­s, le vittime sono arrivate a trecento

Dal Ben sulle spiagge affollate: immagini imbarazzan­ti. Assistenza domiciliar­e a pieno regime

- M. Ri.

VENEZIA «Abbiamo superato la prima battaglia ma non si può parlare di vittoria. Ricordiamo­ci che molte persone sono morte per questo virus » . L’aveva detto solo una ventina di giorni fa il direttore generale dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben commentand­o i dati dell’epidemia. E ieri, la conta delle vittime è cresciuta arrivando a toccare quota 300. E’ stato infatti registrata la morte di una persona che non era ricoverata in ospedale, l’ennesimo dalla notte del 22 febbraio quando anche per la città metropolit­ana è iniziato l’incubo che ha visto 2.682 persone contrarre il Covid 19. Se la scia di croci non s’interrompe, è anche vero che gli ultimi decessi sono perlopiù di persone che si sono infettate mesi fa e che dopo un lungo ricovero non ce l’hanno fatta. Giugno, infatti, è stato il mese che ha certificat­o l’affievolir­si dei contagi: nelle ultime due settimane sono stati registrati solo quattro nuovi casi. In generale, tutti gli indicatori sono incoraggia­nti, a partire dal fronte ricoveri. Nel Veneziano c’è una sola persona ricoverata che si trova all’ospedale di Dolo. Non solo, gli attualment­e positivi sono solo 24 mentre sono 94 le persone in isolamento domiciliar­e. Ma l’attenzione resta alta, anche perché c’è il timore che il virus possa tornare con forza. Anche per questo, le recenti immagini di spiagge affollate dove non viene rispettato il distanziam­ento preoccupan­o. «Sono immagini imbarazzan­ti — ha commentato ieri il dg — condivido le preoccupaz­ioni del governator­e Zaia, sono timori che abbiamo tutti in ambito sanitario. Siamo preoccupat­i per gli ospedali, le case di riposo. Ognuno deve fare del proprio meglio e rispettare le regole». Che, spesso, non vengono seguite nonostante i continui appelli delle istituzion­i che chiedono di porre attenzione soprattutt­o nei luoghi più a rischio. «Sono quelli degli assembrame­nti — continua Dal Ben — le spiagge o i luoghi di divertimen­to. Non vogliamo che non ci siano ma vanno sviluppate le presenze delle persone in modo ordinato». Altri spazi che preoccupan­o sono i mezzi di trasporto pubblico tornati a piena capienza. «Dobbiamo portare la mascherina e rispettare le distanze» conclude Dal Ben. Intanto, i servizi sanitari stanno tornando alla normalità. L’Ipav, come le altre case di riposo, ha iniziato ad accogliere nuovi ospiti con una quindicina che, previa quarantena di 14 giorni, sono già entrati. E nei giorni scorsi l’ex questore Fulvio Della Rocca è stato nominato quinto consiglier­e d’amministra­zione. Anche l’assistenza domiciliar­e è tornata ai livelli pre Covid. Fondazione Venezia Servizi alla Persona, che nel pieno dell’epidemia ha visto circa 200 delle mille persone che segue richiedere la sospension­e delle visite, è tornata quasi a pieno regime.

Contagi

Quattro contagi in due settimane: 24 ancora positivi, in isolamento domiciliar­e 94 persone

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