Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Eroina vicino alla chiesa picchia i vigili: arrestato
La dose sputata dalla bocca, i soldi, lo scambio. Un acquisto fugace avvenuto ieri, alle 11 tra uno spacciatore e un consumatore vicino alla chiesa di Sant’Antonio a Marghera. A notarlo una pattuglia della polizia locale: quando i due si sono allontanati gli agenti sono intervenuti. Fermato e segnalato alla Prefettura il compratore, che ha tentato di disfarsi dell’eroina. Il pusher è riuscito a dileguarsi, ma poche ore dopo è stato pizzicato nel vicino piazzale Giovannacci, in un capannello di persone. L’uomo ha aggredito gli agenti che sono riusciti a immobilizzarlo dopo una breve colluttazione: si tratta di un 21enne nigeriano, denunciato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Sempre ieri è cominciato il processo per la presunta associazione a delinquere di stampo mafioso attiva in Veneto e Puglia e dedita al traffico di droga, smantellata lo scorso maggio con arresti tra le province di Verona e Bari. Si tratta dell’operazione «Maestrale», messa a segno sotto il coordinamento dall’Antimafia di Venezia, che in un primo momento aveva formulato l’ipotesi di una costola veronese di un clan di Bari. La maggior parte dei 23 imputati ha scelto il rito abbreviato: si presenteranno in diciassette in aula bunker il 6 ottobre. Tra loro anche il barese Antonio Maggio, ritenuto, secondo le ricostruzioni dell’accusa, il boss dell’organizzazione. Due imputati hanno patteggiato, con pena sospesa e, per uno di loro, una multa sopra i tremila euro. Il Gup ha poi rinviato a giudizio due persone, con ruoli marginali, mentre per un’altra ha emesso una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. Un’ultima posizione è stata stralciata per un errore di notifica.