Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Non trova più lavoro, si toglie la vita

L’uomo scoperto dal padre in magazzino. Aveva avuto due rifiuti in pochi giorni

- P.Ca.

VENEZIA Nessuna delle aziende a cui si era proposto negli ultimi mesi era riuscita ad assumerlo. Negli ultimi dieci giorni poi aveva avuto due rifiuti, l’ultimo ieri pomeriggio. La ragione era sempre la stessa: la crisi originata dalla pandemia. G.C., 51enne di Murano si è sentito così in un vicolo cieco: poche ore dopo, non ha più trovato la forza di andare avanti e si è tolto la vita nel magazzino della casa di Murano dove viveva con gli anziani genitori.

VENEZIA Nessuna delle attività a cui si era proposto negli ultimi mesi era riuscita ad assumerlo. Ad aggravare la difficoltà di ricollocar­si nel mercato del lavoro si è aggiunta anche la crisi del coronaviru­s. In particolar­e, negli ultimi dieci giorni si era fatto avanti per due diversi posti di lavoro, ma non aveva avuto successo: aveva ricevuto due «no» di seguito, l’ultimo ieri pomeriggio. La ragione era sempre la stessa: la crisi originata dalla pandemia, per cui si era sentito rispondere che in questo periodo non c’è lavoro per nessuno. L’ultimo rifiuto ricevuto ieri pomeriggio è diventato un vicolo cieco: poche ore dopo, G.C., 49 anni, non ha più trovato la forza di andare avanti e si è tolto la vita nel magazzino della casa di Mul’uomo rano dove viveva con i genitori. A metà pomeriggio, dopo essere andato in magazzino per caso, è stato il padre a trovare l’uomo, ormai senza vita, e a chiamare aiuto. Quando sono intervenut­i i soccorsi,

che avrebbe compiuto 50 anni tra pochi giorni non respirava più.

Una storia che si inscrive nelle difficoltà economiche dell’isola di Murano, la cui industria principale, quella del vetro, si trova ora in ginocchio. Le fornaci sono spente. Qualche attività ha riaperto i battenti, ma il lavoro è poco e non basta a sostenerle. Qualche vetreria resta chiusa in attesa di tempi migliori.

L’uomo fino a due anni fa faceva l’imprendito­re: era un artigiano del vetro, portava avanti un negozio di prodotti dell’isola ma aveva finito per chiudere l’azienda. In seguito era rimasto nel settore del vetro, lavorando come artigiano per qualche tempo, producendo vari oggetti. Poi aveva smesso e si era scontrato con la disoccupaz­ione. Le difficoltà lavorative erano tali che avevano inciso sul suo equilibrio e sulla sua situazione familiare. Da qualche tempo il cinquanten­ne viveva con i genitori. Nell’ultimo anno soffriva molto della mancanza di lavoro, e la situazione si era fatta molto pesante per lui.

Gli amici raccontano che ieri pomeriggio, subito dopo pranzo, sia andato in un locale a chiedere se avevano bisogno di gente per la stagione, ma senza turisti ogni locale fatica a mantenere i vecchi dipendenti. Qualche ora dopo il padre lo ha trovato nel magazzino.

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Lo striscione su un ponte di Murano messo dagli amici ieri mattina
Gli amici Lo striscione su un ponte di Murano messo dagli amici ieri mattina

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