Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Covid, controlli in spiagge e locali Un nuovo contagio sul litorale
I dati dei positivi risalgono nel Veneto orientale. L’Usl: troppi non rispettano le regole
"Bramezza Siamo preoccupati dalle scene che vediamo in riva al mare
VENEZIA Il covid torna a fare paura, tanto che in locali, ristoranti e alberghi scattano controlli a tappetto per verificare che i gestori rispettino le norme di sicurezza. Saranno passati al setaccio i luoghi del divertimento, in particolare le spiagge e il litorale dove nei giorni scorsi si sono viste immagini di bagnasciuga affollati da orde di visitatori. Se è infatti vero che l’area del veneziano è una delle meno colpite del Veneto – gli attualmente positivi sono 22; un terzo di quelli della provincia di Treviso e la metà di quelli di Verona – è anche vero che non mancano i segnali che destano preoccupazione, soprattutto nel Veneto Orientale. Dei 22 attualmente positivi del veneziano, 18 sono infatti residenti nel territorio dell’Usl 4 e quattro in quello dell’Usl 3 (uno a Spinea, uno a Mira, uno a Venezia, uno a Marcon).
Da inizio giugno, poi, su 22 nuovi casi registrati ben 15 sono dell’area dell’azienda sanitaria del Veneto Orientale che, va ricordato, copre un bacino di persone ben inferiore di quello dell’Usl 3. E l’unico nuovo caso registrato ieri arriva da un comune delle spiagge. «Non credo che questi casi siano legati alla movida – dice il direttore generale dell’Usl 4 Carlo Bramezza – perché i tempi non sarebbero giusti: ci vogliono 15 giorni per sviluppare il virus. Siamo però preoccupati perché ci stiamo rendendo conto che moltissime persone non rispettano le distanze e non usano le mascherine. Il sovraffollamento visto sull’arenile rischia di vanificare i tanti sacrifici compiuti. Nessuno è immune al virus e qualora questo dovesse tornare a circolare potrebbe portare a un nuovo lockdown».
Proprio per questo, il dipartimento di prevenzione dell’Usl 4 intensificherà i controlli sulle strutture di ristorazione e su quelle turistico alberghiere di Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo e Cavallino Treporti. Nei prossimi giorni, il dipartimento recluterà 6 nuovi tecnici destinati alle attività di controllo che insieme a una squadra già rodata si occuperanno di informare, in varie lingue, il pubblico sulle misure di sicurezza. Ma soprattutto verranno controllati i luoghi del divertimento per verificare che siano rispettate tutte le norme di prevenzione: dal fornire priorità di accesso tramite prenotazione al mantenimento per 14 giorni dell’elenco dei soggetti che hanno prenotato ( una misura fondamentale per un eventuale contact tracing). Verrà poi verificato che ci sia almeno un metro di distanza tra i tavoli, che il personale utilizzi la mascherina e che siano adottate tutte le misure di igienizzazione e sanificazione. E d’ora in poi le multe ci saranno. «La diffusione del virus si è ridotta molto ma la guardia non va abbassata perché questo è ancora tra noi – spiega il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Usl 4 Luigi Nicolardi - nuovi focolai nelle località di vacanza creerebbero non pochi disagi sia alla struttura coinvolta sia alla località turistica interessata». I controlli a tappeto non riguardano però solo il Veneto Orientale. L’Usl 3 sta proseguendo, tramite lo Spisal, le ispezioni sulle aziende del territorio: da quelle industriali di Marghera a quelle che operano nel settore agrario. Ma in questo periodo un’attenzione particolare è rivolta appunto ai luoghi del divertimento. L’azienda Serenissima ha infatti già attivato il progetto «Vacanze Sicure» che quest’anno vede la presenza di un team - specificamente dedicato alla verifica, la valutazione e l’eventuale gestione di situazioni di sospetta infezione da Covid - che opererà a Chioggia e Venezia. Anche in questo caso, il progetto prevede un ferreo controllo dei locali maggiormente interessati dal turismo e dalla movida con operatori che pattuglieranno, in particolare, Sottomarina, il centro storico e il litorale del Lido.