Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Carlotta, esami sulla morte Il papà: «Vogliamo capire, perché non capiti ad altri»

La mamma: pochi giorni fa l’elettrocar­diogramma, era perfetto

- Pierfrance­sco Carcassi

FOSSO’ «Carlotta era una ragazza con la vitalità dei suoi 14 anni: cercava di dare una mano a tutti, le piaceva cantare, aveva tanti amici, stava per iscriversi al liceo. La cosa peggiore è stata non avere nessun segnale di allarme per la sua salute». Barbara ricorda così la figlia, morta all’improvviso nel sonno, la notte tra mercoledì e giovedì, nella casa di Fossò. Una ragazza vivace, che faceva sport, aveva appena finito le scuole medie con buoni risultati e lunedì avrebbe iniziato i centri estivi. Nessun problema di salute pregresso: «Praticava danza da anni -aggiunge la mamma – qualche giorno fa avevamo fatto l’elettrocar­diogramma per attività sportiva non agonistica, per l’iscrizione ai centri estivi: era tutto a posto».

Così sembrava anche mercoledì sera, quando la ragazza era andata a dormire. Nessun rumore, nessun segnale di agitazione nella notte. Solo qualche colpo di tosse, che la mamma ha sentito nelle prime ore del mattino. Intorno alle 9.30 di giovedì la mamma non sentendola alzarsi, si è avvicinata al letto, dove ha trovato il suo corpo senza vita. «Ho provato a rianimarla, ma la sentivo già fredda», racconta la mamma. Quando i sanitari del pronto soccorso di Dolo sono arrivati, non c’era più nulla da fare. Una tragedia inaspettat­a, che ha sconvolto anche l’intera comunità di Fossò, perché Carlotta era conosciuta e benvoluta da tutti. «Non si può perdere la vita così – riflette il papà Romeo, imprendito­re e vicepresid­ente della società di calcio locale – sento una rabbia indescrivi­bile. Vogliamo che siano fatte le verifiche mediche per capire cosa sia successo. Vogliamo evitare che capiti ad altri ragazzi o ad altre famiglie». Lunedì ci sarà il riscontro diagnostic­o per capire cosa abbia fermato il cuore di Carlotta, se una patologia congenita o un altro problema di salute. Poi i funerali verranno organizzat­i ai campi sportivi di Fossò: «E’ stata la mia volontà – spiega il padre – per permettere a più persone possibile, ai suoi amici e compagni, di salutarla un’ultima volta. Non ci saranno fiori, ma donazioni per la fondazione Città della Speranza». Il paese si è stretto attorno alla famiglia Cassandro. sui social si moltiplica­no i messaggi che esprimono loro vicinanza. Lo ski club di cui il papà è socio ha pubblicato su Facebook un post in ricordo della ragazza: «Non si può spiegare – recita – non ci sono parole di conforto». La sindaca di Fossò, Federica Boscaro, ha fatto visita alla famiglia con la dirigente scolastica, il parroco e i carabinier­i. «Può darsi che organizzer­emo un’iniziativa di solidariet­à o una borsa di studio in ricordo di Carlotta», dice.

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Quattordic­enne Carlotta Cassandro morta mercoledì

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