Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Test sul latte delle mamme 900 firme in 5 giorni alla Regione
Mamme veneziane sul piede di guerra, porteranno le 900 firme raccolte in soli cinque giorni, al governatore Luca Zaia. Nero su bianco la richiesta di uno screening sul latte materno per verificare le tracce di diossine e un’indagine sulla presenza di metalli pesanti nei tessuti delle unghie dei bambini. Questo prima che «il territorio più inquinato d’Europa – dicono – si avvii ad approvare l’ennesima catastrofe ambientale e sanitaria, il nuovo inceneritore di Fusina». L’iniziativa, lanciata dall’associazione Nascere Meglio che raduna mamme in dolce attesa e neo genitori, non ha fatto in tempo a decollare che le firme già erano arrivate a sfiorare il migliaio. Un tassello in più nel panorama delle proteste contro la nuova linea del termovalorizzatore di Fusina che dovrà essere autorizzata dalla Regione dopo il tavolo tecnico con il ministero all’Ambiente. Un progetto contro cui si sono schierati i comitati ambientalisti ma anche i pediatri veneziani. «Io seguo le mamme in attesa da 40 anni — racconta l’insegnante di yoga Marilena Taboga — otto mamme su dieci soffrono già di problemi fisici e di salute: prima di prendere qualsiasi decisione, si faccia valere il principio di precauzione». Lo screening proposto dall’associazione prevederebbe un campione di 200 donne e una spesa di 20 mila euro. «Uno studio simile è già stato realizzato a Venezia nel 2000 e a Forlì in un territorio a rischio come Marghera — continua Taboga —. Zaia ha dimostrato di essere coraggioso, ci auguriamo lo possa diventare anche per salvaguardare la salute delle nostre mamme e dei nostri bambini».