Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Governo-Benetton al round finale

Atlantia verso il passo indietro. Buffagni (M5s): «Per noi devono uscire»

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TREVISO La nuova proposta che il Governo attende da Autostrade per l’Italia - controllat­a da Atlantia e perciò inserita nella galassia Benetton - per scongiurar­e la revoca delle concession­i deve arrivare entro la fine di questa settimana. «Ancora poche ore», perciò, ha sottolinea­to ieri li ministro per le Infrastrut­ture, Paola De Micheli, a Venezia per l’attivazion­e delle paratoie del Mose. «Credo – ha aggiunto - che Aspi sia nelle condizioni di capire e di sapere, dopo il lungo percorso che ha attraversa­to questi mesi, che cosa sia quell’interesse pubblico indicato dal presidente del Consiglio». Il Cdm potrebbe occuparsen­e martedì prossimo.

E se per Atlantia si tratta di rinunciare al controllo di Aspi, oggi esercitato all’88%, a favore probabilme­nte di Cassa depositi e prestiti e Fondi Italiani per le Infrastrut­ture (F2i), diventa cruciale il tema della valutazion­e della società. Durante la giornata di ieri il titolo Atlantia aveva segnato una nuova flessione, dopo che si era diffusa una stima del valore di Aspi di 5,5 miliardi (quando, nel 2017, si viaggiava intorno ai 15). Successiva­mente una nuova valutazion­e ottenuta come media dei valori elaborati da una serie di importanti banche d’affari ha riportato il dato intorno ai 12 miliardi, facendo risalire anche la quotazione della controllan­te. E non sono mancate anche ieri le esternazio­ni di natura politica. «Secondo noi – ha detto il viceminist­ro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni (M5s) - i Benetton devono uscire dalla gestione delle nostre autostrade. Noi non abbiamo dubbi, se qualcuno poi ha altre idee noi siamo disponibil­i anche a lasciar perdere tutto e andare via, gli lasciamo il Paese». Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, si augura che fra Aspi e governo si possa giungere ad un’intesa. «La necessità che vedo – spiega - è che riprendano gli investimen­ti, che ci sia il lavoro, che si abbassino le tariffe e che ci sia anche un aumento della presenza pubblica, perché abbiamo bisogno con le tariffe di fare quegli investimen­ti di manutenzio­ne che in questi anni sono stati fatti poco e male».

A disturbare ulteriorme­nte la scena è stata ieri la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Genova di Roberto Tomasi, attuale Ad di Aspi, in un’inchiesta legata all’acquisto di pannelli fonoassorb­enti pericolosi. Aspi ha poi replicato riferendo che i pannelli non sono materia di competenza del top manager. altri servizi sul Corriere della Sera

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Autostrade per l’Italia (galassia Benetton) sta trattando con il governo per evitare la revoca delle concession­i
Trattativa serrata Autostrade per l’Italia (galassia Benetton) sta trattando con il governo per evitare la revoca delle concession­i

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