Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Jesolo, positivo un ospite della Croce rossa

L’uomo deve essere operato ed era già isolato. Il caso delle due bimbe e della nonna

- Matteo Riberto

VENEZIA Dopo «l’ostello a colori» di Mira, dove da lunedì 23 ospiti sono in isolamento perché un mediatore culturale è risultato positivo, un altro centro di accoglienz­a si trova a fare i conti con il covid. Da mercoledì, infatti, un giovane ospite del Cas gestito dalla Croce Rossa a due passi dall’ospedale di Jesolo è in isolamento perché positivo al tampone. La struttura ospita 120 migranti. Insomma, tante persone riunite in unico posto: una situazione ideale per lo scoppio di un focolaio. Ma Francesco Bosa, presidente regionale Croce Rossa Veneto, frena gli allarmismi. «La persona in questione è in attesa di un intervento a una gamba e nelle scorse settimane ha fatto diverse visite in ospedale sottoponen­dosi a diversi tamponi sempre risultati negativi – spiega – solo l’ultimo ha riscontrat­o la presenza del covid ma potrebbe trattarsi di un caso di falso positivo e infatti farà un nuovo esame tra pochi giorni».

Ma la prudenza è d’obbligo e il migrante è stato posto in isolamento all’interno del Cas. E gli altri 120 ospiti? «Non sono in isolamento – precisa Bosa – il giovane ha problemi a deambulare e anche prima stava da solo nella sua stanza senza aver occasioni di contatto con gli altri». Jesolo e l’Usl 4, però, si trovano a fare i conti con una nuova situazione delicata. Prima il gruppo di bengalesi che, arrivati per la stagione con un volo Dacca-Roma, sono stati scovati positivi (7 risiedono a Jesolo e uno a Cavallino); poi la positività delle due bambine jesolane di 3 e 6 anni, la cui nonna è tornata positiva e ammalata da qualche giorno di vacanza nel suo Paese d’origine. «Sul centro di accoglienz­a - dice il dottor Lorenzo Bulegatto, dirigente dell’Igiene pubblica dell’Usl 4 – stiamo comunque valutando la possibilit­à di fare tamponi anche sugli altri ospiti per non lasciare niente al caso. Le due bambine, invece, erano già in isolamento perché contatti di un positivo. Non si sono quindi mosse da casa negli ultimi tempi». La partita del covid riguarda però tutto il veneziano dove ieri sono stati trovati 3 nuovi casi (gli attualment­e positivi sono 31) e c’è stato un nuovo ricovero all’ospedale di Dolo (in totale sono 3). E nell’Usl 3 ci sono due questioni aperte. Una riguarda l’imprendito­re di Mira che, dopo aver partecipat­o a una cena a Padova, ha preso un volo per un paese africano dove è stato trovato positivo. I tamponi ai partecipan­ti alla cena e ai suoi familiari (una quindicina in tutto) al momento escludono però l’ipotesi focolaio. Un’ipotesi per ora esclusa anche per i 23 ospiti del centro d’accoglienz­a di Mira. Il primo giro di tamponi sugli ospiti ha dato esito negativo. Domenica ci sarà il secondo.

I numeri Nel territorio veneziano i contagiati sono risaliti a 31 persone

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