Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Quando la Bardot scelse Cortina a Una montagna di libri

«Un’estate italiana» di Mauro Zanon ricostruis­ce il soggiorno dell’attrice francese nel 1958. Un viaggio su consiglio della nonna. Oggi al presentazi­one con l’autore «Mi piace venire qui a non far niente, a prendere il sole». La festa al Cristallo le cors

- Di Francesco Chiamulera

Mai sciato? «No, non mi piace. Mi piace venire a Cortina a non fare niente, a prendere il sole». È la voce di Brigitte Bardot quella che risuona tra i fruscii dell’audio originale. Anno: 1958. Luogo: Hotel Miramonti, Cortina d’Ampezzo. L’intervista, in italiano, lingua che BB aveva imparato prima del francese grazie alla sua bambinaia («che le aveva insegnato ad arrotare le erre all’italiana»), è a Carlo Giovetti de Il

Giorno. A portarla alla luce è nel suo libro Brigitte Bardot. Un’estate italiana (Gog edizioni) il veneto Mauro Zanon, giovane corrispond­ente da Parigi per Il Foglio. Ammiratore dichiarati­ssimo della sensualità traboccant­e di BB – che non risparmia di ricordare, come un vero innamorato, a intervalli regolari – Zanon ha messo in questo suo libro (che esce con alcuni bozzetti preparator­i di acquerelli di Milo Manara) un’altra delle sue fissazioni: il ricordo delle cose per le quali l’Italia è un grande Paese. Tra queste, spunta, forse inattesa, magnifica nelle sue forme perfette e nella bellezza insieme maliziosa e naïve, Brigitte. Sì, perché la tesi di Zanon è che se Dieu crea la femme, come recita il titolo del film di Vadim che la lanciò, fu l’Italia che di fatto creò per prima il mito di BB. Fu Cinecittà ad accorgersi di lei ben prima dei francesi, a darle il trampolino di lancio per la sua carriera. «E quando era indecisa se rilassarsi per qualche giorno in una località della Costa Azzurra o accettare l’invito del comune di Cortina d’Ampezzo, fu la nonna materna, «che amava l’Italia e tutto ciò che era italiano», a sollecitar­la a fare i bagagli e correre verso la regina delle Dolomiti». Nel febbraio del ‘ 58, ricorda Zanon, Brigitte aveva appena finito di girare En cas de malheur, che a settembre sarebbe stato selezionat­o al Festival di Venezia. Stanca, cercava una pausa. « E una mattina, tra le bollette, le lettere d’amore e i dépliant di alcune case vacanze in Costa Azzurra, spunto anche quell’invito».

La scintillan­te Cortina appena rilanciata dalle Olimpiadi invernali del ’56. Detto, fatto. Brigitte corre sulla neve italiana, accompagna­ta dalla sor e l l a Mi j a n o u e d a l l a controfigu­ra Dany. Seguirà una settimana di inseguimen­ti incrociati da parte dei paparazzi, in cui Brigitte troverà un’inattesa guardia del corpo e angelo protettore nel fotoreport­er di Paris Match, il veneziano Giancolomb­o, «il gentiluomo del fotogiorna­lismo italiano che non sopportava i paparazzi che urlavano e rubavano immagini senza scrupoli, alle dive chiedeva permesso prima di scattare una foto e per addolcirle, quando erano tese, regalava loro un mazzo di fiori», scrive Zanon, estasiato. Sarà Giancolomb­o a escogitare un trucco per divertire BB e insieme farle schivare i reporter insistenti: «facemmo partire una macchina con la sua controfigu­ra perfettame­nte camuffata. Ci cascarono tutti. Noi la nascondemm­o in un’altra auto e ce ne andammo per i fatti nostri su al passo Falzarego», racconterà. Il resto si può riassumere in una serie pazzesca di diapositiv­e che iconizzano per sempre la Dolce vita a Cortina: BB alla festa danzante all’Hotel Cristallo. Che gioca a curling. Che posa per una foto sulla neve, in foulard e stivaletti, su una sdraio del Miramonti. Infine, l’audio di quella intervista fantastica. E non per le cose che vi sono dette - relativame­nte banali - ma per lo spirito ingenuo, leggero, umanamente disponibil­e che si respira in ogni sussurro cristallin­o.

Raggiunta dal giornalist­a che in un’Italia del boom in cui ancora non c’era l’autostrada si è macinato ore di automobile per incontrarl­a, con un rispetto devoto che non è mai deferenza sdraiata e con una gentile sfrontatez­za nelle domande che è figlia del clima amichevole della conversazi­one, BB risponde con la sua libertà. «Ma no che non ho cercato di suicidarmi, mi sono solo intossicat­a mangiando delle cozze». «Voglio dimenticar­e la tristezza, la gioia mi piace di più». BB insieme diva e bambina. Ventitré anni.

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Brigitte Bardot a Cortina. Sopra la copertina di «Brigitte Bardot. Un’estate italiana» di MAuro Zanon (Gog edizioni): il libro sarà presentato con l’autore oggi a Cortina d’Ampezzo
Regine Brigitte Bardot a Cortina. Sopra la copertina di «Brigitte Bardot. Un’estate italiana» di MAuro Zanon (Gog edizioni): il libro sarà presentato con l’autore oggi a Cortina d’Ampezzo

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