Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Sì all’autonomia, centrodest­ra unito»

L’accordo la settimana prossima. Il governator­e ha indetto le elezioni

- Francesco Barana

VERONA Se mai frizioni ci sono state, sono sparite e FdI, Lega e Zaia navigano a gonfie vele verso le elezioni. Ieri, da Verona, Giorgia Meloni ha confermato alleanze e sì all’autonomia.

VERONA Non c’è nulla lasciato al caso: la location e gli interlocut­ori. Giorgia Meloni ieri mattina ha lanciato la campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le regionali a Bovolone, nel Veronese, incontrand­o il mondo agricolo. Bussola delle ambizioni di un partito in crescita nei sondaggi e di cui la stessa leader spiega la mutazione: «FdI negli anni si è caratteriz­zato come partito fortemente produttivi­sta. E in questa terra, il Veneto che è locomotiva d’Italia, questo fa la differenza». Sembra quasi un’opa alla leadership del centrodest­ra nazionale e a quella storica della Lega in regione. I vertici regionali del partito puntano a un 18% in Veneto e, fuori microfono, non nascondono le velleità di superare il Carroccio.

Non è un caso allora che tra i Fratelli, la Lega e Luca Zaia (che ieri con decreto ha indetto ufficialme­nte le elezioni il 20-21 settembre) nelle ultime settimane ci siano state frizioni, con un’alleanza non ancora ufficialme­nte sancita e con i leghisti arrivati persino a dire che FdI è «incompatib­ile» se non firma il documento sull’autonomia. Strappo in vista? Clamoroso divorzio a meno di due mesi dal voto?

La Meloni pur non accettando diktat di sorta («non firmiamo assegni in bianco, la politica non si fa mettendo condizioni e francament­e non comprendo certe polemiche»), ieri ha stoppato sul nascere le voci: «Nessuna corsa solitaria, noi siamo saldamente della coalizione di Luca Zaia, che ha ottimament­e governato. Il centrodest­ra è compatto in tutta Italia e anche in Veneto andremo avanti insieme. Fratelli d’Italia c’è, ovviamente con la sua forza e la sua specificit­à». L’ufficialit­à dell’accordo, dicono dall’entourage meloniano, dovrebbe arrivare la settimana prossima.

E l’autonomia non è in discussion­e, assicura la Meloni, che menziona spesso Zaia, solo una volta Salvini e mai la Lega: «Sull’autonomia regionale Fratelli d’Italia ha già firmato fior fiore di impegni e noi abbiamo una sola parola. Questo l’ho ribadito a Zaia, che ho sentito anche stamattina ( ieri, ndr), e allo stesso Salvini». Anche perché – e qui c’è anche una mezza frecciata a Salvini e al suo passato governo con i 5 Stelle - «se fino a oggi i veneti non hanno avuto l’autonomia non è certamente perché FdI si è opposta, ma perché non c’è mai stato un governo che l’abbia messa come priorità. L’unico governo che può garantirla è un governo di centrodest­ra compatto con Fratelli d’Italia. Noi quindi siamo la garanzia sull’autonomia».

Tuttavia la Meloni ribadisce che, di pari passo, gli alleati si devono impegnare anche sul fronte del presidenzi­alismo, « perché i veneti hanno interesse all’autonomia ma anche a scegliersi direttamen­te il governo centrale». «Oggi – spiega – proprio i veneti si ritrovano un’amministra­zione regionale efficiente e un governo che non lo è. Non a caso Zaia se lo sono scelto, Giuseppe Conte invece no».

Scelta non casuale pure quella di aprire la contesa elettorale nel Veronese, provincia dove FdI è forte ma emblema massimo anche delle divisioni correntizi­e che frastaglia­no il partito in regione. Lotta sublimata dalle lettere dal tono feroce spedite alla Meloni dall’ex coordinato­re regionale Sergio Berlato contro il successore Luca De Carlo. La Meloni, of course, minimizza, sebbene si capisce da che parte stia: «Non li definirei problemi di correnti, ma una normale dialettica interna che dimostra anzi che il partito è in salute. De Carlo è il nostro coordinato­re, sta lavorando bene e sarà il nostro candidato alle suppletive al Senato nel collegio che fu di Stefano Bertacco (scomparso lo scorso 14 giugno, ndr). Berlato? Le questioni interne non sono buone per le conferenze stampa, e poi a me queste questioni appassiona­no poco». Verona, dicevamo, con tante le sue tante candidatur­e di peso si porta dietro lo strascico di queste dispute. La leader preferisce parlare di coerenza: «Noi da anni siamo gli unici che si battono per le preferenze ovunque, perché vogliamo che siano i cittadini a scegliere i loro rappresent­anti. A Verona, come altrove, abbiamo candidati forti, vincerà chi merita, chi ha consenso nel territorio».

"Meloni/1 Autonomia negata? Non è colpa di FdI

"Meloni/2 Niente correnti, solo dialettica interna

 ??  ??
 ??  ?? A Bovolone La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ieri nel Verona ( foto Sartori)
A Bovolone La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ieri nel Verona ( foto Sartori)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy