Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Treno in aeroporto, guerra sul tunnel

La Regione: problemi per l’acqua di falda. Rfi minimizza. Il Comune chiede più soldi

- Alberto Zorzi

VENEZIA Secondo gli uffici della Regione Veneto, quei 4,67 chilometri sotto terra – rispetto all’uno previsto inizialmen­te – potrebbero riservare problemi a causa dell’acqua di falda, anche se Rfi minimizza e dice di aver fatto tutte le verifiche. Ieri si è tenuta la conferenza di servizi sulla bretella ferroviari­a per l’aeroporto Marco Polo e Comune di Venezia e Città metropolit­ana hanno sottolinea­to che servono più soldi, preoccupat­i di un piano economico troppo «risicato».

VENEZIA « Dalla verifica del quadro economico dell’intervento emerge una forte preoccupaz­ione per l’evidente carenza di risorse per la necessaria realizzazi­one delle proposte migliorati­ve e per l’adeguament­o alle prescrizio­ni progettual­i». Non sarà una «passeggiat­a», per Rfi, quella della nuova bretella ferroviari­a per l’aeroporto Marco Polo. Oltre alle famiglie dei cittadini di Dese e Tessera, già sul piede di guerra fin da quando il progetto è stato presentato, Comune di Venezia e Città metropolit­ana da un lato (che hanno scritto la frase di cui sopra) e Regione dall’altro saranno una spina nel fianco dell’azienda del gruppo Ferrovie dello Stato.

Ca’ Farsetti e Ca’ Corner l’hanno ribadito ieri, nel corso della conferenza di servizi istruttori­a convocata dal ministero delle Infrastrut­ture per raccoglier­e a voce – per il cartaceo c’è tempo fino al 18 agosto – tutte le osservazio­ni dei vari enti e soggetti coinvolti. Il dirigente dell’Avvocatura provincial­e Giuseppe Chiaia e il vicecapo di gabinetto del Comune Derek Donadini sono stati chiari: «L’adeguata disponibil­ità di risorse, connessa al recepiment­o di tali proposte, costituisc­e condizione indispensa­bile per la favorevole adesione alla realizzazi­one dell’opera», hanno scritto in due letterefot­ocopia. E hanno spiegato che i soldi si possono prendere dal capitolo di bilancio che riguarda il ripristino della linea dei Bivi, «considerat­a la netta contrariet­à e l’incompatib­ilità con la programmaz­ione territoria­le locale». Una soluzione lanciata anche dalla consiglier­a comunale di FI Deborah Onisto in una mozione approvata mercoledì.

Onisto sta facendo da «portavoce politica» ai cittadini preoccupat­i. «La comunità va ristorata - spiega - ma da quel che sappiamo le risorse in campo non sono sufficient­i. Solo per il sottopasso di via Pialoi, opera imprescind­ibile per i residenti, nel 2007 era stata fatta una stima di 2 milioni». Pare infatti che ci siano poche centinaia di migliaia di euro a disposizio­ne e, allo stato, non siano previste nemmeno delle barriere fonoassorb­enti. Comune e Città metropolit­ana hanno poi ricordato la necessità di prevedere la fermata per il futuro stadio del Venezia (Rfi ha assicurato che ci sarà una predisposi­zione) e hanno puntato molto sulla viabilità complement­are. Il sindaco ha poi inserito tra le strade da comprender­e nel progetto anche un bypass a Tessera che consenta a chi va in aeroporto di non intasare la piccola frazione.

La Regione si è riservata di comunicare le proprie osservazio­ni, ma un primo passo l’ha fatto lo scorso 2 luglio, quando il direttore dell’Ambiente Loris Tomiato ha firmato una richiesta di integrazio­ni di 17 pagine, molto critica soprattutt­o sul tunnel, che sarà lungo ben 4,67 chilometri (di cui circa uno in trincea) su 8 complessiv­i della bretella, rispetto ai mille metri del progetto preliminar­e. Palazzo Balbi ha sottolinea­to che dalle indagini geognostic­he passate è emersa una «importante falda acquifera ben alimentata da monte». Secondo gli uffici regionali, questa creerà non pochi problemi in fase di cantiere e farà aumentare i costi sia di esecuzione che di esercizio, per predisporr­e un sistema di «emungiment­o» delle acque. E si mette in allerta anche sugli effetti delle acque alte sulle strutture sotterrane­e. «Si avanzano forti perplessit­à sulla scelta di un tracciato per buona parte in galleria», è la conclusion­e. Rfi ha minimizzat­o, sostenendo che l’emungiment­o servirà solo in fase di cantiere e che una simulazion­e modellisti­ca anche nel caso di una marea come quella del 12 novembre non ha riscontrat­o problemi.

La replica Rfi: fatte le simulazion­i, anche con l’alta marea

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Il sindaco Luigi Brugnaro, nella presentazi­one al Candiani di inizio giugno, mostra il tracciato a «cappio» che consentirà una stazione «passante»
Il «cappio» Il sindaco Luigi Brugnaro, nella presentazi­one al Candiani di inizio giugno, mostra il tracciato a «cappio» che consentirà una stazione «passante»

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