Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Jesolo, centro islamico «si chiude» per un mese

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Il centro culturale islamico di Jesolo chiude per un mese. La notizia è stata comunicata nella serata di ieri dal comandante della polizia locale Claudio Vanin. Tra mercoledì e giovedì gli agenti hanno effettuato dei controlli in alcuni locali di Jesolo ritenuti potenziali punti di aggregazio­ne, in particolar­e di persone appartenen­ti alla comunità bengalese della città e di fede islamica. Le verifiche sono state compiute, su indicazion­e dello stesso primo cittadino Valerio Zoggia, dopo che cinque cuochi bengalesi impiegati in un ristorante della città sono risultati positivi al Covid. Subito è scattata l’indagine sanitaria da parte dei tecnici dell’Usl 4 per tentare di ricostruir­e il momento iniziale del contagio. Lavorando fianco a fianco e appartenen­do a due famiglie molto legate, è probabile che i cuochi si siano trasmessi il virus in un qualunque momento della giornata. L’interrogat­ivo si concentra quindi sull’episodio in cui il primo si è ammalato.

Escludendo un recente viaggio in Bangladesh, tra le ipotesi considerat­e vi è che l’uomo possa aver contratto il virus venendo a contatto con qualcuno che invece ha visitato poco tempo fa il Paese natale. Questo incontro, è una delle strade battute degli ispettori, potrebbe esserci stato per esempio durante un momento di preghiera condiviso in un luogo chiuso.

«In mattinata, assieme a personale ispettivo del settore Igiene pubblica dell’Usl 4, la polizia locale di Jesolo ha provveduto a controllar­e il centro culturale islamico di via Aquileia – spiega Vanin – Pur non avendo riscontrat­o nulla di anomalo, visto il periodo di emergenza che ha toccato in maniera particolar­e i cittadini di fede islamica, il responsabi­le della comunità, manifestan­do un grande senso di responsabi­lità, in piena autonomia ha deciso la chiusura del centro fino alla data del 31 agosto». (a. r. t.)

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