Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Movimenti, ambiente, sinistra: la seconda gamba di Baretta
Verde Progressista: in lista anche Bettin, Trabucco, Seibezzi. Al centro lavoro e diritti: «Diversi da Brugnaro»
VENEZIA Arancio il colore dei movimenti civici, il verde dell’impegno ambientale e il rosso il colore della sinistra. Sono le tre tonalità che colorano altrettanti leoni alati racchiusi in un cerchio, simbolo del legame con la tradizione della Serenissima ma anche indice del progresso. Sotto questo simbolo (disegnato da Massimo Lanza) si è presentata la lista Verde Progressista, che assieme a Pd, Svolta in Comune, Idea Comune e Venezia è Tua, sostiene la candidatura di Pier Paolo Baretta a sindaco. «Ambiente, lavoro e diritti», sono i temi centrali. La lista raccoglie nomi storici dell’atprogetto tivismo ambientalista e nei diritti civili e del lavoro in città.
In testa ci sono Gianfranco Bettin e Gianluca Trabucco, presidente della Municipalità di Chirignago, Anna Messinis e Luciano Zennaro (vicepresidenti delle Municipalità rispettivamente di Venezia e Mestre): E ancora Flavio Albertin, Michele De Col, Tony Marra, il nome storico di Altobello Lorenzo Visentin. Si candida Camilla Seibezzi, già delegata ai Diritti civili della giunta Orsoni, Flavio Dal Corso, ex presidente di Municipalità, la pediatra Lucia Magagnato in prima linea contro il del nuovo inceneritore. Andrea Bonifacio, il presidente del Wwf Venezia Paolo Perlasca, Diana Zancarello dello sportello casa, l’avvocato Roberta Pierobon, il giornalista Giorgio Cecchetti, la scrittrice Tiziana Plebani, l’architetto Valentina Fanti, Eugenia Fortuni, Giovanna Burigana e la più giovane candidata classe 2000 Melania Scantamburlo. Ancora Chiara Sabbadini, Nicoletta Cipolato, Michela De Grandi, Barbara Tagliapietra, Gianni Foffano, Sandro Pugnalin, Maria Chiara Tosi, Stefano Munarin, Elisabetta Lombardi, Renata Mannise, Paola Vincenzi. Si sono presentati in mezzo a un giardino, circondati dal verde degli alberi, in netta differenza di stile rispetto a Luigi Brugnaro. «Da soli non si va da nessuna parte e ci si condanna all’irrilevanza — rompe il ghiaccio Bettin — questa è una lista che racchiude la varietà e la complessità di uno sforzo. Per noi il nesso tra ambiente e lavoro è cruciale, solo risolvendolo assieme si può crescere». Al fianco di Bettin Pier Paolo Baretta: «Questa lista è una parte importante della coalizione, c’è piena comunanza nei temi». Secondo il candidato sindaco sono tre i cardini su cui fondare la proposta politica: un’idea di città che coniuga sensibilità green, sostenibilità, reinterpretazione del turismo, più spazio alla cultura, attenzione all’artigianato locale, politiche a favore di lavoro e residenzialità con la riqualificazione del patrimonio di edilizia popolare. Poi un’ampia coalizione e un diverso stile amministrativo puntando al decentramento in antitesi alla scelta fucsia di «cancellare» le Municipalità.