Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La sfida dem: un candidato su tre non è un iscritto
Il Pd completata la lista dei suoi papabili consiglieri, 36 uomini e donne in lizza per uno scranno in Comune. E non tutti i nomi sono legati ai dem: ben 13 candidati non sono iscritti al partito, ma appartengono al mondo dell’associazionismo e della vita civica del territorio. Tra questi, anche il consigliere uscente Rocco Fiano, eletto nel 2015 con la lista Casson e mai entrato nel Pd in cinque anni di consiliatura. Con lui, la dipendente di Ca’ Foscari Roberta Adami, Rosanna Marcato, ex responsabile del progetto Fontego del Comune di Venezia, una delle prime realtà ad occuparsi dell’integrazione dei migranti in Italia. Sempre tra i non iscritti, ci sono Joseph Milesi, giornalista e scrittore di origini francesi da anni trapiantato a Venezia, l’insegnante mestrina Silvia Moro e il giovane avvocato Lorenzo Varponi, candidato come indipendente del laboratorio politico di «Un’altra città possibile». «È una lista che guarda molto all’esterno - commenta Emanuele Rosteghin, consigliere comunale alla sua terza candidatura - è vero molte di queste persone, attivissime nel territorio e nel loro campo d’azione, non hanno esperienza politica ma è anche questa una sfida». Capolista, la 35enne Monica Sambo, avvocato e consigliere uscente. In corsa anche un altro avvocato, riferimento per la Cgil, Leonello Azzarini e da Veritas arrivano Tobia Bressanello e Carmine Montefusco (consigliere anziano con delega all’Ambiente nella Municipalità di Marghera). «Non è una lista costruita con il bilancino degli equilibri di partito - dice il segretario comunale Giorio Dodi - è frutto della partecipazione, costruita da donne e uomini che vivono la città ogni giorno e provano a renderla più vivibile. È questa la cifra del nostro impegno: costruire un territorio migliore modellandolo attorno alle esigenze dei suoi abitanti, l’opposto di quanto fatto dall’attuale amministrazione». ( g. b.)