Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il richiamo dei parroci «Confronti, non grida» E nasce l’Associazio­ne

Elezioni, l’impegno dei sacerdoti mestrini

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MESTRE «Non servono a nessuno le polemiche urlate in una città sfiancata e impaurita, che ha bisogno di ben altro. Ci meritiamo un confronto civile tra candidati. Persone che sanno parlare alla gente, che accettano la sfida del dibattito e della discussion­e». No ai colpi bassi sferrati mentre la città sta sotto una cappa non solo di caldo ma anche di forte crisi. Sì al confronto, anche quello di piazza se necessario, perché la campagna elettorale possa parlare di contenuti e idee, che in fondo «ci pensano già la fatica di vivere ora e l’angoscia dei prossimi mesi a colpire le famiglie, i molti senza lavoro e le persone fragili».Il richiamo, lo possiamo dire, viene dal pulpito. In particolar­e quello di don Natalino Bonazza, parroco delle comunità mestrine del Corpus Dotiamo e di San Giuseppe, che dal bollettino parrocchia­le ha lanciato il suo appello al dialogo dopo i primi fuochi d’artificio dei candidati. Un richiamo quasi programmat­ico, visto che il sacerdote insieme ad altri «colleghi» di terraferma è in procinto di ripartire con il progetto «Dialoghi per la città», il laboratori­o divenuto oggi Associazio­ne, lanciato proprio un anno fa per stimolare la partecipaz­ione alle politi

Guida

Il presidente è don Fabio Longoni

cittadine attraverso il metodo della democrazia deliberati­va. Con lui anche monsignor Fabio Longoni, nominato Presidente, don Gianni Antoniazzi, don Massimo Cadamuro e don Marco De Rossi, insieme ad un primo gruppo di associati «laici». Una discesa in campo vera e propria? Ovviamente super partes, rispondono i sacerdoti: «E’ la città che ce lo chiede e il vuoto di partecipaz­ione che avvermini

in questi anni. Non ho paura della cattiveria dei malvagi, diceva Luther King, ma del silenzio degli onesti» cita don Gianni Antoniazzi. «I politici devono ritornare ad ascoltare le persone, a confrontar­si senza porsi al di sopra, in modo rinnovato», afferma Longoni. Sito internet e canali social dell’associazio­ne sono ai blocchi di partenza.

«Il nostro impegno non inseguirà il ritmo della campagna elettorale. Vogliamo guardare oltre», dice il portavoce don Natalino Bonazza. Che intanto scrive: «Si è detto che quanto avviene a Venezia anticipa certe tendenze della politica nazionale. Che sia davvero così, cari candidati sindaci, dipende anche da voi. Siate all’altezza e risparmiat­eci tristi spettacoli». ( m.p.s.)

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