Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Zanetti: «Ci siamo capiti subito Il Venezia combatterà sempre»
Il nuovo tecnico in Laguna: «Sarà una B durissima ma qui ci sono le idee chiare»
Questo matrimonio s’aveva da fare. Potrebbe essere riassunto in queste poche parole di manzoniana memoria il senso di una giornata vissuta sulla base di un’unità d’intenti piena, assoluta.
Quello fra Paolo Zanetti e il Venezia è un vincolo biennale che sembra poggiare su basi solidissime, anche se poi sarà il campo a determinare le fortune dell’ex allenatore di Südtirol e Ascoli. Nel primo giorno alla guida della squadra, si è visto uno Zanetti carico e più che mai determinato a sposare la nuova filosofia della società. «Ci siamo capiti subito — sorride nel giorno della sua presentazione ufficiale — quando mi ha telefonato Collauto la prima volta mi ha parlato in dialetto: tra veneti ci si capisce subito... Ci sono legami che nascono naturali e si è creato uno di quelli. Abbiamo fatto una chiacchierata e ci siamo trovati d’accordo praticamente su tutto. Il resto è venuto di conseguenza». Il presidente Duncan Niederauer ha sottolineato l’unità d’intenti trovata subito con Zanetti. «Abbiamo considerato diversi candidati — ha detto in videoconferenza dagli Stati Uniti — ma alla fine abbiamo scelto Paolo, perché sposa in tutto l’idea del club. Mi auguro sia solo il primo di una lunga serie di annunci che arriveranno nei prossimi giorni. Zanetti era per noi la scelta migliore e l’abbiamo fatta con grande convinzione».
L’ex allenatore dell’Ascoli ha chiuso in fretta il capitolo Ascoli per aprirne un altro, quello in Laguna. «Per un allenatore un progetto del genere è il massimo — ha detto Zanetti — e non vedo l’ora di cominciare. Conosco molto bene Venezia, che ritengo la città più bella del mondo. L’Ascoli? Non rinnego nulla, è stata un’esperienza in cui c’è stato molto di positivo e poco di negativo. Ma per me adesso fa parte del passato». Tatticamente Zanetti potrebbe cominciare sulla falsariga del 43-1-2 di Dionisi, per poi virare su altre disposizioni, magari con la difesa a tre. «L’idea tattica — ammette il neo allenatore — sarebbe quella di proseguire sulla traccia dello scorso anno. Abbiamo ragionato sul fatto di creare una squadra duttile, costruendo una rosa che possa permettere di giostrarci fra diversi moduli. Bisogna migliorare il rendimento casalingo, il Penzo deve tornare ad essere un fortino. Il campionato sarà più difficile dal punto di vista tecnico, abbiamo visto il Monza quanto sta spendendo per costruire la squadra. M daremo filo da torcere a tutti, abbiamo le idee chiare e lo dimostreremo».
"Il presidente Niederauer Paolo incarna lo spirito del nostro club: questo saà solo il primo di una lunga serie di annunci