Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Paritarie, dopo il lockdown perso un iscritto su sette

Meno problemi di spazi ma si alzano i costi per le sanificazi­oni. E le famiglie non possono più affrontarl­i

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"Pizzoli Nessun problema con i banchi Da anni usiamo i monoposto

VENEZIA «Abbiamo avuto un calo degli alunni iscritti del 15 per cento. Il lockdown ha messo in difficoltà tantissime famiglie con una capacità di spesa che si è notevolmen­te abbassata e si riflette anche sulla scelta delle scuole». Enrico Pizzoli, presidente Aninsei Confindust­ria Veneto e Venezia, associazio­ne che raggruppa diverse scuole paritar ie lai che, s intet i z za il momento che stanno vivendo gli istituti privati dalla provincia impegnati nell’organizzar­e il rientro a scuola come i cugini delle statali, anche se con meno difficoltà.

«Il calo degli iscritti ovviamente ci ha messo in difficoltà anche perché i costi che le scuole devono sostenere sono aumentati di circa il 20 per cento – precisa Pizzoli – Pesano molto le sanificazi­oni che dovranno essere fatte e che in molti casi comportano la necessità di assumere nuovo personale. E in tutto questo ci stiamo impegnando perché non vogliamo aumentare le rette».

Calo delle iscrizioni, aumento dei costi: anche le paritarie stanno affrontand­o un momento difficile anche se, su diversi fronti, la loro ripartenza pare meno complicata di quella delle scuole statali. Se nelle statali si assiste infatti a una caccia alle aule per garantire il distanziam­ento vista la mancanza di spazi – c’è chi ha dovuto addirittur­a chiedere alle parrocchie aule dell’oratorio - il problema sembra meno asfissiant­e nelle paritarie laiche.

« Sotto questo aspetto – precisa Pizzoli – le scuole nostre associate della provincia di Venezia non hanno particolar­i problemi. In alcuni casi si sono dovute adattare aule o sale d’attesa ma non si è dovuto andare in cerca di spazi all’esterno».

Non solo, diverse statali – in particolar­e in centro storico – saranno con ogni probabilit­à costrette a proseguire con la didattica a distanza a rotazione con gruppetti di alunni che, a turno, potrebbero seguire le lezioni in streaming. «A meno che non arrivino stravolgim­enti con nuove direttive da Roma in queste ultime settimane – conclude Pizzoli – le scuole nostre associate partiranno tutte in piena presenza. Non c’è stata poi la necessità di ordinare i banchi a rotelle perché quasi tutte, da anni, utilizzano già i banchi monoposto».

Se non c’è la caccia agli spazi, la concentraz­ione è sulle norme igieniche e di sicurezza. Al Parini, dove Pizzoli è dirigente scolastico, si stanno predispone­ndo percorsi specifici per gli accessi e agli studenti verrà misurata la temperatur­a in ingresso. (m.ri.)

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In classe Bambini delle elementari a lezione

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