Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il salotto delle esperienze Il Padiglione Venezia apre il settembre culturale
Domenica la mostra della Biennale e poi tocca il Festival
VENEZIA Avrebbe dovuto intitolarsi «Sapere come usare sapere» l’esposizione al Padiglione Venezia durante la Biennale Architettura. Il progetto è rimandato al 2021 ma, nella settimana in cui si riaccende la cultura a Venezia, dalla mostra «Le Muse Inquiete» nel padiglione centrale dei Giardini il 29 agosto, alla Mostra del Cinema al Lido dal 2 al 12 settembre, il padiglione Venezia non resta in silenzio, anzi. È con «Aperture straordinarie» che dà vita a un programma di incontri fino a novembre tra attori, artisti e registi, uniti a una sezione di retrospettiva sulla storia del padiglione e un’altra dedicata a una riflessione sul futuro. Inaugurazione sabato 29 agosto (ore 17) con un omaggio a Ennio Morricone con la Venice Chamber Orchestra alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro. «Siamo partiti dal filone di “sapere come usare il sapere”, sul quale stavamo lavorando con l’architetto Michele De Lucchi e il giornalista Emilio Casalini – spiega la curatrice Giovanna Zabotti –
Per questo abbiamo scelto di non mostrare opere, ma l’esperienza e le sensibilità degli artisti per guardare al futuro». Il padiglione verrà trasformato quindi in un salotto, grazie al lavoro degli artigiani veneziani, per accogliere ospiti dal regista Ferzan Özpetek (già lo scorso anno protagonista con il cortometraggio «Venetika») al vincitore di Sanremo Diodato, entrambi protagonisti del primo incontro giovedì 3 settembre (ore 17.30). Poi, in una sala laterale, la retrospettiva sull’inaugurazione del Padiglione e di alcuni servizi di mostre successive concessi dall’Istituto Luce, oltre ad alcuni frammenti di storia inediti grazie all’archivio Carlo Montanaro e una serie di immagini della Venezia del lockdown del fotografo Nicolò Miana. Tra gli ospiti già annunciati, anche Lorenzo Ma r ini , l’artista che espone fino al 30 agosto alla Bevilacqua la Masa, l’attore Alessio Boni, l’artista Fabrizio Plessi, il paroliere e produttore discografico Mogol, il vicepresidente e ammini - stratore delegato di Medusa Film Gi ampaolo Letta e, finora unica donna, Francesca di Carrobio, amministratore delegato di Hérmes. Mentre le prime sette «conversazioni» sono state già calendarizzate fino a fine settembre, le altre verranno comunicate di mese in mese (l’entrata al padiglione, con slot di 50 persone ogni mezz’ora è gratuita previa prenotazione su www.labiennale.org. Per assistere agli incontri, è necessaria la registrazione). «È importante che tutta l’area dei giardini rimanga aperta, magari anche oltre la chiusura della mostra – sottolinea Brugnaro – Il bar sarà aperto, così come il padiglione del libro, immaginando un turismo diverso che possa arrivare in periodi di solito morti come novembre e dicembre. Vogliamo scommettere che qualcosa possa arrivare anche in virtù dei grandi stravolgimenti del Covid: la crisi è reale, fare le cose è più difficil e » . Venezia da que s to weekend si apre quindi al mondo della cultura e già si annunciano le personalità che la raggiungeranno: il primo settembre, infatti, è previsto l’arrivo del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.