Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cgil e Cisl aderiscono al corteo dei «Sì navi»
Si amplia il fronte del «sì» al ritorno delle navi da crociera a Venezia: alla manifestazione di venerdì in punta della Dogana non ci saranno solo le aziende del porto turistico finite «in terapia intensiva» per colpa del virus, ma anche i sindacati Cgil e Cisl. La loro partecipazione all’evento promosso dai rimorchiatori era nell’aria. Ieri la conferma: le due sigle manifesteranno fianco a fianco con i portuali, i datori di lavoro, e il sindaco Luigi Brugnaro, che la scorsa settimana ha assicurato sui social la propria presenza. Un fronte trasversale nato dopo che Venezia è stata tagliata fuori dalle rotte delle compagnie crocieristiche: «Parteciperemo con una nutrita rappresentanza di tutte le imprese del porto e molti delegati del terminal passeggeri e dell’autorità portuale», spiega Renzo Varagnolo, segretario regionale Filt Cgil Veneto. «Vogliamo che le crociere continuino ad arrivare a Venezia; dove devono andare le navi sono scelte che competono i tecnici. I lavoratori non possono farne a meno, ci sono migliaia di famiglie coinvolte dalla mancanza di reddito e dagli ammortizzatori. Solo i dipendenti Vtp in cassa integrazione fino alla fine dell’anno sono un’ottantina». In quella che rischia di assumere i contorni di una contesa «No grandi navi» contro «Sì grandi navi», la Cisl mette le mani avanti: «Difendere i posti di lavoro è un dovere, partecipiamo solo in quest’ottica: niente strumentalizzazioni di carattere politico», avverte Marino De Terlizzi segretario di Fit Cisl. «Siamo abituati a divisioni stile guelfi e ghibellini, ma in mezzo ci sono i lavoratori» ( p.c.)