Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Trovati due positivi a Fincantier­i I test già fatti a un prof su cinque

Un operaio fermato all’entrata con la febbre, l’altro era a casa

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VENEZIA Stava per varcare i cancelli Fincantier­i per iniziare il turno ma il termoscann­er ha rilevato che aveva la febbre. E’ stato evitata così l’esplosione di un possibile focolaio perché l’uomo è poi risultato positivo al tampone. E’ uno dei due casi esplosi in pochi giorni nell’azienda: un altro lavoratore, sempre di una ditta in appalto, è infatti stato scovato positivo. I due uomini — pare entrambi stranieri — sono stati posti in isolamento con l’Usl 3 che ha subito attivato l’indagine epidemiolo­gica rintraccia­ndo i contatti più stretti. Fincantier­i fa sapere che i due non lavoravano, rispettiva­mente, dal 14 e dal 19 agosto e che se uno è stato «pizzicato» dal termoscang­iorno ner l’altro non è mai rientrato perché sintomatic­o e costretto a casa da febbre e malori. Non è stato nemmeno necessario isolare i colleghi perché i due operavano — specifica Fincantier­i — in aree isolate, non a contatto stretto con altri lavoratori. I casi confermano però che il virus circola, e che il rischio che penetri nei luoghi di lavoro è alto.

La preoccupaz­ione coinvolge però tutto il territorio dove ieri è stato registrato un boom di casi rispetto ai giorni precedenti: sono 32 le nuove persone contagiate che portano il numero degli attualment­e positivi a 275. L’aumento coinvolge anche le persone in isolamento: sono 988, 98 in più del precedente. Sono invece quindici le persone ricoverate, tutte concentrat­e all’ospedale di Dolo che ospita un paziente in terapia intensiva. Gran parte dei ricoverati (nove) provengono dal focolaio esploso nell’Antica Scuola dei Battuti dove sono deceduti otto anziani. La struttura, attualment­e, conta 39 positivi: 25 ospiti (tra i quali i ricoverati) e 14 operatori. I nuovi casi registrati ieri sono per la maggior parte italiani di rientro da vacanze all’estero o stranieri (in particolar­e bengalesi e persone dall’Est Europa) che tornano dai loro Paesi d’origine. Anche se tra i nuovi positivi potrebbe esserci qualche professore, bidello o assistente che in questi giorni si è sottoposto ai test messi a disposizio­ne dall’azienda sanitaria. Su circa 12 mila lavoratori del mondo della scuola che operano nel territorio dell’Usl 3, 2.402 (un quinto) hanno già aderito alla campagna (l’adesione è volontaria) sottoponen­dosi al test sierologic­o che, se positivo, obbliga al tampone. «I numeri sono confortant­i. Ci fanno sperare che venga confermato anche nei prossimi giorni il senso civico presente nel mondo della scuola — ha detto il dg dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben — C’è ancora tempo fino al 4 settembre. E invito tutti i lavoratori del settore ad aderire alla campagna». (m. ri.)

"Dal Ben C’è tempo fino al 4 settembre, spero venga confermato il senso civico

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All’ingresso Fincantier­i

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