Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sfilata di politici alla manifestaz­ione dei Sì Navi

Brugnaro, Baretta e tanti candidati. Ambientali­sti contro la linea Pd, Bettin: è la posizione della coalizione

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VENEZIA Ci saranno il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il suo fidato assessore Simone Venturini, che in questi anni si è occupato in prima persona del porto. La sera stessa in cui il video di presentazi­one della manifestaz­ione di oggi a Punta della Dogana ha iniziato a circolare, Brugnaro ha subito twittato: «Io ci sarò! Dopo tanti rinvii, il governo inizi a scavare i canali portuali e decida sulle navi da crociera. Non c’è più tempo da perdere per altri approfondi­menti. Poi ci penseranno i cittadini nelle urne il 20 settembre». Ma ci sarà anche il suo sfidante Pier Paolo Baretta, che l’ha confermato ieri: «Nessuna strumental­izzazione ma condivisio­ne ed ascolto - è il chiaro messaggio di Baretta contro l’attuale sindaco - Il Porto non appartiene ad alcuna parte politica, ma a Venezia, e tutti insieme, anche quando avessimo opinioni diverse, dobbiamo collaborar­e alla costruzion­e di una soluzione che salvi e sviluppi nel futuro questa importante realtà economica della nostra città».Stamattina la «marcia» partirà alla 10.30 da San Basilio e arrivo alle 11 a Punta della Dogana e sono previsti oltre duecento lavoratori portuali, tra ormeggiato­ri (promotori dell’evento), ma anche portabagag­li, piloti, rimorchiat­ori e altri. Ma tanti saranno anche sulle barche in bacino di San Marco, per lanciare il messaggio che le crociere devono tornare subito a Venezia, pena il rischio per circa 4 dipendenti. E non mancherann­o i candidati in corsa per le elezioni: tra chi ha confermato ci sarà la Lega con il deputato Alex Bazzaro, che guida la lista per il consiglio comunale, e Sebastiano Costalonga; poi Raffaele Speranzon, candidato al consiglio regionale per Fratelli d’Italia; quindi Alessio Morosin, capolista del

Partito dei Veneti nella lista veneziana per le regionali («serve un progetto offshore compatibil­e con la fragilità lagunare»). Chissà se ci saranno anche i No Navi, che proprio a Punta della Dogana il 14 agosto scorso avevano festeggiat­o l’addio di Costa Crociere a Venezia per la stagione 2020. «Baretta è in linea con le lobby del “fronte del porto”!», ha tuonato ieri Ambiente Venezia, dopo che il candidato sindaco aveva ammesso che in attesa di scegliere e realizzare la soluzione definitiva, le grandi navi dovranno andare in approdi diffusi, citando Marghera,

Fusina e San Leonardo. «Cosa diranno ora le forze politiche che lo appoggiano?», si chiedono. «Quella è la posizione della coalizione - spiega però Gianfranco Bettin (Venezia Verde Progressis­ta) - Io mi auguro che la soluzione definitiva sia fuori dalla laguna, magari in un terminal offshore che risolva anche il problema dei container, ma chiunque ha un minimo di buon senso sa che non si può spostare un porto dalla sera alla mattina e serve una transizion­e, senza scontri tra ambiente e lavoro». (a. zo.)

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