«Andrò in bici, 40 minuti ma meglio così»

«Ci metto 40 minuti ad arrivare a scuola in bici, ma non importa: il bus non lo prendo visto l’andamento epidemiologico». Gabriele Pedullà ha 17 anni, frequenta l’Istituto Gritti, indirizzo relazioni internazionali per il marketing. «Non mi spaventa il rischio di contagiarmi in classe – dice – ma il viaggio per arrivare a scuola. L’anno scorso i mezzi erano sempre pieni e qualche mio compagno era costretto a tornare a casa a piedi. Anche se sarà ridotta la capienza non mi fido a prendere l’autobus». E così, al posto di fare come gli altri anni quando partiva da Chirignago, dove abita, e cambiava due mezzi per arrivare a scuola, dal 14 settembre Gabriele inforcherà la bici ogni mattina. «Sono felice di rientrare a scuola anche se al momento non abbiamo ancora ricevuto indicazioni chiare su come ripartirà – dice – se non ci sarà il metro di distanza pare che dovremo utilizzare la mascherina anche in classe. Spero che non sia così perché è pesante portarla per ore, ma se è necessario va usata». Meglio comunque la mascherina alla didattica a distanza: «Con alcune materie è stata complicata e per me si è perso molto tempo – conclude Gabriele – penso poi alle verifiche: farle da dietro un monitor permette di avere i libri sotto o consultare internet e non mi sembra una cosa molto corretta». ( m. ri.)

Lo studente Gabriele Pedullà frequenta il Gritti