Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Spille, supporter e idee per il futuro prima «sfida» tra gli aspiranti rettori
Ca’ Foscari, confronto pubblico a San Giobbe. In 1.339 al voto il 14, 15 e 16 settembre
VENEZIA Due ore e mezza di discorsi, densi, senza sovrapposizioni. Il primo confronto tra i quattro candidati al posto di rettore di Ca’ Foscari in vista delle elezioni di metà settembre, tenutosi ieri nell’aula magna Guido Cazzavillan di San Giobbe, non avuto la forma di un talk-show politico ma di un confronto dove a prevalere sono stati l’ordine e i contenuti. Già, ciascun candidato ha avuto a disposizione un quarto d’ora per esporre il proprio programma, solo alla fine c’è stato il tempo per le domande sorteggiate tra il pubblico presente fisicamente (poche persone distanziate) e su Zoom (una settantina). Certo, non è mancato qualche sguardo perplesso tra i presenti di fronte alle affermazioni meno condivise, cenni di assenso e dissenso celati dalle mascherine, e alcuni docenti che hanno realizzato e indossato delle spille per sostenere la candidata preferita.
Primo a presentarsi Gaetano Zilio Grandi, ordinario di diritto del lavoro, attuale direttore del Dipartimento di Management e componente del Senato accademico: titolo del programma «Costruiamo insieme», basato sui concetti chiave di pluralismo, flessibilità e semplificazione. «La mia idea di università è che sia “universitas”, collettività – ha detto Zilio Grandi – Il rettore deve essere un “primus inter pares”, con un senato accademico che sia più rappresentativo, in un ateneo che deve essere pubblico: non dimentichiamo chi sono i destinatari del nostro lavoro e che il futuro non è un’università telematica». È intervenuto poi Angelo Rubino, professore al Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, che ha rimarcato la sua volontà di portare una rottura con il passato: priorità ai diritti dei lavoratori, modalità di finanziamento alla ricerca, in coda il tema della residenzialità studentesca. «Parlo per chi è scontento di ciò che è successo finora – sottolinea Rubino – serve un rinnovamento profondo, il personale tecnico-amministrativo non ce la fa più, deve essere ampliato, bisogna recuperare la politica per un ateneo più equo, solidale e democratico». Parte invece dalla centralità degli studenti Tiziana Lippiello, ordinaria di cinese classico, religioni e filosofia della Cina e attuale prorettrice vicaria con delega alle relazioni internazionali. «Abbiamo il primato per le esperienze internazionali, serve rafforzare le relazioni e trovare nuovi spazi di aggregazione, dalle biblioteche ai laboratori – ha spiegato Lippiello
– Ca’ Foscari deve essere un’università civica, partendo dalle persone che la compongono e puntando su partnership strategiche». Potrebbe essere la prima donna rettore dell’ateneo veneziano, insieme a Monica Billio, ordinaria di econometria, attuale direttrice del Dipartimento di Economia e componente del Senato accademico, ultima a prender parola. « Le idee devono trasformarsi in qualcosa di concreto, serve coinvolgimento e trasparenza, innovando e dando valore alla didattica – ha sottolineato Billio – Servono spazi per didattica e studio, per offrire esperienza a tutto tondo, per un ateneo che sia casa di tutti». Le domande del pubblico hanno toccato non solo temi interni all’ateneo ma anche il rapporto con la città, per limitare il turismo mordi e fuggi e favorire invece una nuova residenzialità. Le elezioni saranno telematiche il 14, 15 e 16 settembre, con un elettorato attivo di 1339 persone, mentre il mandato di Michele Bugliesi scadrà il primo ottobre. I prossimi incontri saranno il 7 settembre all’Auditorium Santa Margherita e l’11 settembre nell’auditorium di Via Torino, nel campus scientifico a Mestre.
I temi Nuovi spazi per la didattica, più personale e ricerca