Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
M9, lettera al sindaco: «Venga a vedere»
Un’altra rissa tra ragazzini, l’esasperazione dei titolari della libreria «Gatto con gli stivali»
MESTRE «E’ una situazione che segnaliamo da tempo, da almeno un anno chiediamo che questo sia un luogo vivo, dove la gente possa passeggiare e trovare delle proposte. L’episodio accaduto è solo l’inevitabile conseguenza di un anno di noncuranza da parte delle istituzioni».
E così i titolari del Libro con gli stivali, coinvolti e minacciati due giorni fa in una rissa tra bande giovanili nel cuore del complesso M9, hanno preso carta e penna e scritto al sindaco Luigi Brugnaro.
Insulti divenuti poi spinte e in seguito degenerate in una vera e propria rissa. Questo racconta Marta Scarpa che gestisce insieme a Nicola Fuochi la nota libreria per ragazzi, tra le prime attività inseritesi e tra le ultime rimaste nel chiostro interno del Museo del ‘900, silente da prima del lockdown.
Ieri una fila di clienti e affezionati ha fatto sentire il proprio appoggio proprio a Fuochi, il titolare minacciato dalla banda che ha scatenato lo scontro nel tardo pomeriggio di lunedì. E mentre, segnala la libreria, segnali di attenzione sono giunti dalla futura gestione della Fondazione di Venezia, che si insedierà a breve sotto la guida di Michele Bugliesi, il chiostro di M9 resta ancora troppo vuoto e silenzioso. «Abbiamo chiesto al sindaco che venga a vedere, che si renda conto di come si vive qui: l’emergenza non può essere demandata unicamente alle forze dell’ordine – continua Marta Scarpa – Abbiamo chiesto che almeno ci fosse più illuminazione, in un luogo coperto e di passaggio come questo con il buio chiunque ne può approfittare».
Le reazioni non si sono fatte attendere. A partire dagli oppositori dell’amministrazione uscente: «La risposta alla degradazione di un luogo di cultura non può che essere culturale. Se da una parte ci vuole il controllo, dall’altra serve una nuova volontà di crescita.
Grande assente in città è l’assessore alla cultura» attacca Massimiliano Zane, capolista di Svolta in Comune, la lista sostenitrice di Pier Paolo Baretta. «La sicurezza è stata il tema chiave della campagna elettorale di Brugnaro cinque anni fa – segnala anche il candidato Giovanni Andrea Martini di Tutta la città insieme - gli episodi di violenza e le minacce al libraio nel cortile dell’M9 da parte di un gruppo di ragazzi è il segnale evidente del fallimento di una politica basata sulle parole e sui blitz teatrali». Da tempo le forze dell’ordine e la polizia municipale in particolare tengono sotto controllo i gruppi di ragazzini che si sono spostati dalla zona di piazza Barche e del Candiani a M9. Finora gli episodi sono stati limitati a qualche rissa e atti vandalici, ma il disagio per chi lavora a M9 e contava su tutt’altro clima, è forte.