Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Una vittima e 17 contagi Rsa, salgono le restrizioni
Case di riposo che stringono le maglie dei controlli, e sindacato di polizia che chiede conto del focolaio esploso nella questura di Venezia. Il Gruppo Rsa Sereni Orizzonti, che gestisce strutture a Torre di Mosto, Marcon e Cinto Caomaggiore, si prepara a un autunno che si preannuncia caldo sul fronte covid. Le misure di sicurezza annunciate dal Gruppo sono straordinarie: qualunque regalo consegnato agli anziani verrà igienizzato, si potranno portare solo alimenti preconfezionati e se un congiunto risultasse positivo verrà subito chiusa temporaneamente alle visite l’intera Rsa. Il tema misure di sicurezza riguarda anche la questura, dove è esploso un focolaio che ha coinvolto una decina di agenti. «Abbiamo mandato una lettera all’ufficio sanitario di Venezia – spiega Mauro Armelao, segretario regionale Fsp Polizia di Stato – ci chiediamo come si decida la quarantena preventiva di un collega visto che alcuni continuano a lavorare in attesa di tampone ed esito anche se hanno avuto contatti con un positivo». L’Usl 3 ha invece annunciato che continuerà la campagna di screening sul personale scolastico che potrà recarsi per il test nelle 5 sedi sul territorio adibite al controllo di chi rientra da paesi a rischio. Ieri è stato registrato un nuovo decesso, i ricoveri sono saliti a 23 e sono stati scovati 17 nuovi casi che portano gli attualmente positivi a 348. ( m.ri.)