Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Assalto» alle università Iuav raddoppia le richieste Iusve chiude le iscrizioni

Fuga da Milano, lezioni online più accessibil­i: sale l’appeal veneto

- Matteo Riberto

VENEZIA Un «assalto» alle università. L’effetto covid annunciato nei giorni bui della pandemia e del lockdown è stato l’opposto: non un crollo delle iscrizioni per problemi di crisi economica, ma un aumento in alcuni casi vertiginos­o. Lo dicono i numeri di Iuav, lo dice Iusve che ha dovuto chiudere le immatricol­azioni un mese prima per eccesso di richieste e lo sottolinea la tendenza registrata da Ca’ Foscari ai primi test di accesso.

Tra gli studenti, sono in molti a pensare che sia la didattica online ad aver fatto aumentare il numero delle preiscrizi­oni, perché taglia i costi. «Frequentar­e online permette anche a studenti di altre regioni, che magari non possono permetters­i di trasferirs­i a Venezia visti i prezzi esorbitant­i, di iscriversi e seguire le lezioni - dice Irene Pizzolotto di Udu Venezia – anche se noi speriamo che questa modalità, epidemia permettend­o, non prenda piede perché non riesce a sostituire quella in presenza».

Negli atenei la lettura del dato è più complessa. Una componente è sicurament­e il buon il lavoro fatto dalle Università in termini di promozione e offerta formativa, un’altra più legata alla pandemia è la situazione della Lombardia che potrebbe aver sottratto appeal ai concorrent­i milanesi e poi c’è il fattore on line che facilita chi per costi, lavoro, lontananza avrebbe rinunciato o preferito università più vicine a casa.

Il boom di iscrizioni – che con dati diversi accomuna tutti gli atenei veneti - è stato particolar­mente significat­ivo allo Iuav. Architettu­ra ha registrato, a fronte di 360 posti disponibil­i, 701 domande per la laurea triennale contro le 471 dell’anno scorso. Le preiscrizi­oni alla triennale in Design della Moda e Arti Multimedia­li sono state invece 656, a fronte delle 542 dello scorso anno accademico (210 sono i posti disponibil­i). Ma i risultati sono stati ottimi anche per Pianificaz­ione, passata da 36 domande a 58. «Per alcuni corsi, penso a Moda e Design, si è confermato un trend che è positivo da alcuni anni – dice Alberto Ferlenga, rettore Iuav – su Architettu­ra abbiamo lavorato molto per potenziare e ottimizzar­e l’offerta e raccogliam­o i frutti. In parte può avere anche aver inciso il fatto che, quest’anno, il test di Architettu­ra non è in contempora­nea in tutte le sedi d’Italia. Uno studente potrebbe essersi iscritto a più test per poi vedere dove passa e scegliere la destinazio­ne».

Per il primo semestre, i laboratori Iuav saranno garantiti in presenza per un massimo del 70 per cento delle ore, mentre per i corsi teorici le ore di presenza saranno al massimo al 20 per cento con un forte ricorso alla didattica a distanza. Ferlenga non crede che i corsi on line abbiamo attirato iscrizioni. « Credo proprio di no – dice il rettore – Architettu­ra è basata su laboratori di progetto che richiedono la presenza e un confronto continuo con i docenti. Nel complesso, forse, sul buon risultato delle università veneziane può aver inciso la buona performanc­e di Venezia anche rispetto alla pandemia. La città ne esce meglio di altre, penso per esempio a Milano».

Anche Iusve, l’Istituto universita­rio salesiano, ha dovuto fare i conti con la stessa tendenza, tanto che le iscrizioni sono state chiuse a luglio, un mese prima del previsto, perché sarebbe stato impossibil­e fare tutti i colloqui. Advertisin­g Marketing, Digital Graphic Design e Psicologia dell’Educazione e Scienze dell’Educazione sono stata tutte prese d’assalto. «E’ stato premiato il buon lavoro fatto in questi anni e il valore dell’offerta dei percorsi accademici – dice Mariano Diotto, responsabi­le relazioni esterne Iusve – per noi non penso che abbia influito la possibilit­à di seguire online perché la nostra forza sono i laboratori e i percorsi in collaboraz­ione con le aziende, tutte cose che richiedono la presenza. L’aumento delle iscrizioni per la possibilit­à di seguire le lezioni online ha un senso per quelle università e quei corsi che non prevedono necessaria­mente laboratori. In Veneto ci sono università di eccellenza, che attirano, e la frequenza online permette più facilmente allo studente anche di lavorare, mentre la presenza in aula vincola di più».

"Ferlenga Venezia è uscita dalla pandemia meglio di altre città e anche questo pesa nella sua attrattivi­tà

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