Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Assalto» alle università Iuav raddoppia le richieste Iusve chiude le iscrizioni
Fuga da Milano, lezioni online più accessibili: sale l’appeal veneto
VENEZIA Un «assalto» alle università. L’effetto covid annunciato nei giorni bui della pandemia e del lockdown è stato l’opposto: non un crollo delle iscrizioni per problemi di crisi economica, ma un aumento in alcuni casi vertiginoso. Lo dicono i numeri di Iuav, lo dice Iusve che ha dovuto chiudere le immatricolazioni un mese prima per eccesso di richieste e lo sottolinea la tendenza registrata da Ca’ Foscari ai primi test di accesso.
Tra gli studenti, sono in molti a pensare che sia la didattica online ad aver fatto aumentare il numero delle preiscrizioni, perché taglia i costi. «Frequentare online permette anche a studenti di altre regioni, che magari non possono permettersi di trasferirsi a Venezia visti i prezzi esorbitanti, di iscriversi e seguire le lezioni - dice Irene Pizzolotto di Udu Venezia – anche se noi speriamo che questa modalità, epidemia permettendo, non prenda piede perché non riesce a sostituire quella in presenza».
Negli atenei la lettura del dato è più complessa. Una componente è sicuramente il buon il lavoro fatto dalle Università in termini di promozione e offerta formativa, un’altra più legata alla pandemia è la situazione della Lombardia che potrebbe aver sottratto appeal ai concorrenti milanesi e poi c’è il fattore on line che facilita chi per costi, lavoro, lontananza avrebbe rinunciato o preferito università più vicine a casa.
Il boom di iscrizioni – che con dati diversi accomuna tutti gli atenei veneti - è stato particolarmente significativo allo Iuav. Architettura ha registrato, a fronte di 360 posti disponibili, 701 domande per la laurea triennale contro le 471 dell’anno scorso. Le preiscrizioni alla triennale in Design della Moda e Arti Multimediali sono state invece 656, a fronte delle 542 dello scorso anno accademico (210 sono i posti disponibili). Ma i risultati sono stati ottimi anche per Pianificazione, passata da 36 domande a 58. «Per alcuni corsi, penso a Moda e Design, si è confermato un trend che è positivo da alcuni anni – dice Alberto Ferlenga, rettore Iuav – su Architettura abbiamo lavorato molto per potenziare e ottimizzare l’offerta e raccogliamo i frutti. In parte può avere anche aver inciso il fatto che, quest’anno, il test di Architettura non è in contemporanea in tutte le sedi d’Italia. Uno studente potrebbe essersi iscritto a più test per poi vedere dove passa e scegliere la destinazione».
Per il primo semestre, i laboratori Iuav saranno garantiti in presenza per un massimo del 70 per cento delle ore, mentre per i corsi teorici le ore di presenza saranno al massimo al 20 per cento con un forte ricorso alla didattica a distanza. Ferlenga non crede che i corsi on line abbiamo attirato iscrizioni. « Credo proprio di no – dice il rettore – Architettura è basata su laboratori di progetto che richiedono la presenza e un confronto continuo con i docenti. Nel complesso, forse, sul buon risultato delle università veneziane può aver inciso la buona performance di Venezia anche rispetto alla pandemia. La città ne esce meglio di altre, penso per esempio a Milano».
Anche Iusve, l’Istituto universitario salesiano, ha dovuto fare i conti con la stessa tendenza, tanto che le iscrizioni sono state chiuse a luglio, un mese prima del previsto, perché sarebbe stato impossibile fare tutti i colloqui. Advertising Marketing, Digital Graphic Design e Psicologia dell’Educazione e Scienze dell’Educazione sono stata tutte prese d’assalto. «E’ stato premiato il buon lavoro fatto in questi anni e il valore dell’offerta dei percorsi accademici – dice Mariano Diotto, responsabile relazioni esterne Iusve – per noi non penso che abbia influito la possibilità di seguire online perché la nostra forza sono i laboratori e i percorsi in collaborazione con le aziende, tutte cose che richiedono la presenza. L’aumento delle iscrizioni per la possibilità di seguire le lezioni online ha un senso per quelle università e quei corsi che non prevedono necessariamente laboratori. In Veneto ci sono università di eccellenza, che attirano, e la frequenza online permette più facilmente allo studente anche di lavorare, mentre la presenza in aula vincola di più».
"Ferlenga Venezia è uscita dalla pandemia meglio di altre città e anche questo pesa nella sua attrattività