Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Salvini in smoking sorride ai sondaggi, Zingaretti si sfila e punta sui soldi dell’Europa

- Sara D’Ascenzo Gian Maria Collicelli

Smette la felpa e per la terza volta nella sua vita indossa lo smoking: «Ma non mi sento per nulla a mio agio!». Nel giorno in cui la politica veneta si ferma col fiato sospeso per il candidato del centrosini­stra Arturo Lorenzoni, risultato positivo al Covid, il leader della Lega Matteo Salvini sbarca al Lido alla Mostra del Cinema per vedere il film Padrenostr­o di Claudio Noce. Laddove due anni fa schioccò un bacio al chiaro di luna a Elisa Isoardi, ieri era mano nella mano con Francesca Verdini. «Il film? L’ha scelto lei. Le cose intelligen­ti le sceglie sempre lei - dice approdando in darsena all’Excelsior, come i divi che quest’anno alla Mostra latitano -. So che parla degli anni di piombo, non sono qua a parlare di politica, ma a godermi un bel film italiano». L’attore protagonis­ta, Pierfrance­sco Favino, in realtà non era stato tenero con lui, dicendo che il film non era «manipolabi­le» politicame­nte. Lui incassa e non fa una piega: «Favino mi piace come attore». Che differenza dalla mattina a Lonigo, quando alla presentazi­one delle due liste a sostegno del governator­e uscente Luca Zaia (Lega e lista Zaia) aveva alzato i toni per motivare i candidati. «L’errore più grave che possiamo fare è sederci sugli allori perché tutti ci danno per vincenti – aveva detto –. Ma ogni voto dato alla Lega è un voto in più per mandare a casa prima questo governo». Lì dove la mattina c’erano consiglier­i, amministra­tori locali e la rabbia dei truffati delle banche, al Lido il leader leghista e Francesca, in smoking di velluto nero e tacco vertiginos­o, si sono concessi il bagno di folla fuori dall’Excelsior condito da qualche fischio e perfino il red carpet: «Lo faccio per lei». Ma inevitabil­e che si parli della notizia del giorno, tra Berlusconi ricoverato e Lorenzoni positivo. Salvini abbassa la mascherina col leone di San Marco e scandisce: «Ho mandato i miei auguri a Berlusconi e spero che nessuno faccia ironia sulla malattia. Idem a Lorenzoni, spero che possa rimettersi il prima possibile». Dal fair play alla partita dove si gioca duro. Salvini liquida le polemiche dei giorni scorsi su un possibile conflitto tra lista Lega e lista Zaia: «Chi vota Zaia vota Lega, già così siamo al 60%, il problema è in casa altrui. Vorrei averne in tutte le regioni di problemi così». Teme uno Zaia che prende il

"Salvini Importante riprendere con l’arte in presenza, con la cultura si mangia

"Zingaretti Guai a disperdere patrimonio produttivo In arrivo centinaia di miliardi

70%? «Spero che prenda il 90% - scherza Salvini - sono tutti candidati e militanti nostri quelli nelle liste, è una bella competizio­ne interna. Se Pd e 5 Stelle insieme fanno il 20% vuol dire che i problemi sono da loro». Dopo la politica pure, si passa al valore anche economico di ripresa che ha questa Mostra del Cinema: «È importante riprendere lo spettacolo e l’arte in presenza perché con la cultura si mangia e si lavora, oltre che bellezza è business. Ho fatto un incontro con gli imprendito­ri di Venezia proprio su questo, penso che potrebbe esserci un turismo intelligen­te di qualità e non di quantità». Sullo stesso red carpet anche il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, insieme alla moglie

Nunzia De Girolamo: «Stasera ci godiamo lo spettacolo di un grande cinema italiano dove c’è un pezzo di storia del nostro Paese. Salvini in sala? Spero si goda questo grande cinema e spero che per una sera si sieda dalla stessa parte. Venezia è un inno all’unità nazionale». E l’autonomia? «Il lavoro è già completato e sarà trasmesso ai gruppi parlamenta­ri nelle prossime settimane, entro fine settembre». Segnali di concretezz­a che si è sforzato di fornire anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti, costretto a sospendere le iniziative elettorali con Lorenzoni: «Sono contento perché ora, sia per la ripresa che per il lavoro, grazie al governo italiano penso sia possibile combattere: stanno arrivando centinaia di miliardi a sostegno dell’economia e di chi non ce la fa. Ora bisogna correre. Il governo lo farà: il Pd presenterà nelle prossime ore suggerimen­ti sul Recovery Fund: c’è grande aspettativ­a e rimettersi in piedi può diventare realtà. I primi segnali, per quanto gravi, sono incoraggia­nti. Il Paese vuole combattere, bisogna intervenir­e in modo chirurgico su settori strategici: penso ad aiuti alle fiere e al turismo che sono pilastri della nostra economia. Guai a disperdere o logorare patrimonio produttivo. Non basta parlare dei problemi, bisogna costruire soluzioni. Noi vogliamo che arrivino le risorse del Mes».

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Il candidato anti-Zaia Arturo Lorenzoni, in corsa per la Regione con il centrosini­stra, è risultato positivo al Covid-19 ( Foto, Bergamasch­i)

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