Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Quasi 17 mila firme per salvare l’oasi «Alberoni, basta concessioni»
VENEZIA Ancora poche ore e i giudici amministrativi si riuniranno per decidere sul caso Aquarius, il nuovo stabilimento balneare nato 2 mesi fa nell’area delle Dune degli Alberoni, zona di tutela ambientale Zsc e Zps. Quasi mille euro sono stati raccolti, su un obiettivo di 2500, con il crowdfunding per pagare le spese legali del ricorso al Tar presentato dal Comitato Ambientalista Altro Lido e il WWF Venezia con la collaborazione di altre associazioni tra cui Italia Nostra, Estuario Nostro,
Venezia Cambia e Lipu. Con il ricorso le associazioni chiedono l’annullamento del permesso a costruire, dell’autorizzazione paesaggistica, del parere positivo della Soprintendenza che hanno permesso ad Acquarius di aprire la nuova attività. Due sono i punti su cui si basa il ricorso: il fatto che l’intervento non sia stato sottoposto a Valutazione di incidenza ambientale, ma solo a screening, e il fatto che quell’area era stata indicata nel Piano Europa come zona degli interventi compensativi
Dune
L’area delle dune degli Alberoni è oasi del Wwf e area protetta. Il Wwf ha fatto ricorso contro un nuovo stabilimento balneare per le opere del Mose. L’udienza davanti ai giudici amministrativi è fissata per domani. La lotta degli ambientalisti dura da mesi, con una raccolta firme che sfiora le 17 mila adesioni per chiedere che l’attività dello stabilimento sia spostato in un’altra area, accompagnata da iniziative e eventi che nei mesi estivi sono stati organizzati in loco per far conoscere l’oasi: alcune passeggiate e il concerto del Redentore per le Dune. A visitare l’Oasi e portare solidarietà nelle scorse settimane ci sono state Isabelle Autissier, velista di fama internazionale e presidente del Wwf Francia, l’attrice Ottavia Piccolo, l’ideatrice della Red Regatta Melissa Mc Gill, Frank Raes già direttore dell’unità di crisi sul clima del Joint Research Center della Commissione Europea. Nei prossimi giorni agli indirizzi di sindaco e Soprintendenza il Wwf invierà una lettera chiedendo di bloccare le nuove concessioni balneari e le relative licenze edilizie «per permettere di garantire la conservazione di quel sistema naturale prezioso da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Serve una vera gestione naturalistica di quest’area unica, protetta per 20 anni grazie ad un accordo di collaborazione tra WWF e Comune di Venezia, venuto a mancare negli ultimi 2 anni da parte della giunta di Brugnaro». ( e.lor.)
Solidali Ottavia Piccolo, Isabelle Autissier, Melissa Mc Gill, Frank Raes