Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, Mestre e Marghera tre bilanci Statuto speciale
Subito un prosindaco per la terraferma, tre bilanci separati per Venezia, Mestre, Marghera, statuto speciale, «attraverso il piano B», spiega il candidato sindaco della lista civica Marco Sitran che ieri ha presentato lista e programma . «L’unica possibilità per scorporare Venezia e la terraferma è farlo attraverso la legge Delrio, in base alla quale la maggioranza qualificata dei due terzi del consiglio comunale lo può deliberare. Ne consegue l’elezione diretta degli organi della Città Metropolitana (da parte degli abitanti dei 44 Comuni, ndr)», dice. «Contiamo di avere un peso elettorale perché riteniamo che solo le forze civiche possano fare la differenza — continua Sitran —. Lo Statuto speciale serve a ottenere sgravi fiscali e attrarre investimenti: far della città il laboratorio dell’umanità». La specialità secondo il candidato non potrà mai essere ottenuta se Venezia è anche terraferma. E il referendum di separazione serviva a questo: «Abbiamo fatto quello che potevamo e siamo riusciti a tornare alla consultazione. Avrà votato il 25 per cento della popolazione ma a Venezia l’80% ci ha dato ragione. Nell’udienza del prossimo 7 ottobre dimostreremo al Tar che non c’è bisogno del quorum». Intnato immagina la costituzione di tre Comuni: «Marghera potrebbe diventare la città del cinema, Mestre centro di ricerca, Venezia e le isole percorso culturali alternativi. Il problema — attacca Sitran — è che il professor Stefano Zecchi candidato del Partito dei Veneti ci sta copiando il programma. Noi siamo il marchio di garanzia». Infine il Mose: «Non funzionerà mai», mentre le grandi navi «in laguna per noi non devono più passare».