Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il cartone elettorale fa arrabbiare il sindaco: «Diffamato»

Flash mob sulla città per le donne, polemica fucsia: escluse. L’Agcom archivia l’esposto dell’ex comunale

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VENEZIA « Schei, schei, schei », dice il Brugnaro doppiato dall’attore Alessandro Bressanell­o. «Un triste esempio di come usare male il proprio talento», twitta il sindaco dopo aver visto il breve cartone animato elettorale realizzato da Terra e Acqua in cui ci si immerge in un mondo immaginari­o chiamato Zenevius dominato da spacciator­i, turismo di massa, alberghi e inquinamen­to. Brugnaro è dipinto come il sindaco che pensa solo ai soldi, mette da parte ambiente e promesse. «Ironia mascherata da maldicenza — la risposta —. Un cartone animato anziché essere messo a servizio per l’educazione dei bambini, viene usato per diffamare e raccontare bugie. L’ironia è bella se non nasconde falsità, ambiguità e mancanza di idee, sono cinque anni che offendono». Anche i disegni «lasciano a desiderare»: «Gli stivali li portavo alle ascelle quando c’era acqua granda — sorride Brugnaro —. Noi andiamo avanti con fiducia, spero che i cittadini sappiamo dare una lezione democratic­a nell’urna elettorale». Tutto finito? Nemmeno per sogno, Terra e Acqua annuncia già la seconda puntata: «Se basta un cartoon per farlo arrabbiare allora è chiaro perché non si presenta ai confronti», dice

Marco Gasparinet­ti. La polemica ha anche il color rosa, dopo che le promotrici dell’iniziativa «Venezia Manifesta» per creare una città a misura delle donne hanno rifiutato la partecipaz­ione delle candidate del centrosini­stra. Del resto nel volantino del flash mob del 10 settembre sul ponte ciclopedon­ale di San Giuliano l’evento era spiegato per «cambiare questa amministra­zione». «Lotte come quella per la parità di genere e per la tutela delle donne non possono essere battaglie legate a schieramen­ti politici o rimandate a un futuro in base all’esito delle elezioni», dicono Anna Brondino e Anna

Dalla Tor, candidate fucsia.

E in questi giorni l’Agcom ha chiuso la polemica (a senso unico) che aveva portato l’ex capo dell’Ufficio stampa di Ca’ Farsetti Enzo Bon a presentare un esposto contro il Comune per una presunta violazione della legge 22 che pone precisi paletti nell’attività di comunicazi­one degli uffici stampa pubblici in periodo elettorali. La contestazi­one riguardava alcune comunicazi­oni sul referendum del tag l i o di e pa r l ament a r i . L’Agcom ha archiviato il procedimen­to sottolinea­ndo il comportame­nto ineccepibi­le del Comune. ( f. b.)

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Il video Il sindaco commenta il video degli avversari: bugie e maldicenze

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