Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ottavia Piccolo e il diario veneziano di Goethe

Questa sera in scena le pagine del diario veneziano dello scrittore

- Camilla Gargioni

Prosa e musica, il diario di Goethe sulle note delle barcarole di Hasse: la protagonis­ta è Venezia. Questa sera alla Fenice andrà in scena Gondellied­er ossia Goethe e le canzoni da battello, concerto con letture dell’attrice Ottavia Piccolo (ore 19, www.teatrolafe­nice.it). Piccolo incanterà gli spettatori leggendo le pagine del diario veneziano di Johann Wolfgang von Goethe, tradotto da Nevia Capello, accompagna­ta dalle ritrovate barcarole di Johann Adolf Hasse, eseguite dal soprano Giulia Alberti e dai solisti della Venice Chamber Orchestra, direttore Semenzato. Nata a Bolzano, Ottavia Piccolo inizia la sua carriera giovanissi­ma: a 11 anni impersona Helen, la protagonis­ta di «Anna dei miracoli» di William Gibson, per la regia di Luigi Squarzina. Fondamenta­li gli incontri con Giorgio Strehler, Luca Ronconi e Mauro Bolognini. Con lui vinse il David speciale ai David di Donatello 1970 per la sua interpreta­zione nel film «Metello», che le valse anche il «Prix d’interpréta­tion féminine» a Cannes. «Gondellied­er», è basato sulle pagine tratte dal «Diario veneziano» che Goethe scrisse nel 1876, in occasione della sua prima visita in laguna: pubblicato nella «Italienisc­he Reise», prima edizione 1816, il diario è stato tradotto da Nevia Capello in «Goethe nel Veneto» (Stamperia Valdonega). Poi, la musica di Hasse, compositor­e sassone che si trasferì proprio a Venezia: in laguna sviluppò la maggior parte della sua carriera, si sposò con la pupilla di Benedetto Marcello, Faustina Bordoni, e morì a 84 anni. Dal catalogo del compositor­e saranno tratte alcune delle barcarole delle «Venetian Ballads», raccolta trascritta da Adamo Scola e pubblicata a Londra da Walsh (1742-48), infine adattata da Pietro Semenzato per Edition Walhall, Magdeburgo, 2020. Gondellied­er nasce da un’idea e dall’adattament­o di Diego Mantoan, con la regia di Chiara Clini, gli effetti visivi di Sasha Vinci e la collaboraz­ione di Anna Sanachina. Lo spettacolo ha il patrocinio e contributo del Goethe Institut, del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania Milano, è realizzato dalla Fenice con Associazio­ne Culturale Italo-Tedesca di Venezia, Venice Centre for Digital and Public Humanities dell’Università Ca’ Foscari, production partner aA29 Project Room.

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