Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pd, un altro appello al voto disgiunto: bufera dem

Lorenzoni lancia l’hashtag #novoto disgiunto e smentisce il patto Pd-Lega Il governator­e vittima degli hacker sui suoi profili Instagram e su WhatsApp Dopo il caso Luisetto, il caso Artuso (che poi si corregge). La direzione dem valuta sanzioni

- Martina Zambon ( hanno collaborat­o Davide D’Attino e Silvia Madiotto)

VENEZIA Dopo il caso Luisetto sul voto disgiunto, ecco il bis. Con tanto di video e grafiche esplicativ­e, il candidato del Pd, Stefano Artuso, spiega che «se proprio non riesci a non votare Zaia, puoi fare così». Presa di posizione netta del segretario Bisato «inaccettab­ile» e sanzioni in vista per Artuso. Intanto Zaia denuncia d’essere stato hackerato sul suo profilo Instagram e sul numero WhatsApp.

VENEZIA Una campagna elettorale, quella delle Regionali, partita a dir poco sotto tono, si avvia a conclusion­e fra i fuochi d’artificio. Dopo l’affaire Luisetto (primo appello pubblico per una candidata Pd al voto disgiunto), altro appello in copia carbone. Apriti cielo. I dem parlano di atto «inaccettab­ile» e pensano a sanzioni, il Veneto che Vogliamo lancia l’hashtag #novotodisg­iunto e la Lega sta alla finestra a godersi lo spettacolo. Ora spunta un video che, dall’alba di ieri, sta agitando (e non poco) le chat di WhatsApp della coalizione che sostiene la corsa di Arturo Lorenzoni alfiere del centrosini­stra. L’autore del video incriminat­o è l’avvocato padovano Stefano Artuso, già coordinato­re del circolo del Pd di Rubano e candidato del Pd per Ferro Fini.

Nelle immagini, girate a Padova in piazza delle Erbe, si vede Artuso spiegare: «Se vuoi votarmi, hai due modi. Il primo è barrare il simbolo del Pd e scrivere Artuso: in questo modo, darai il voto a me e al candidato presidente Lorenzoni. E se proprio non ce la fai a non votare Zaia, ricordati della possibilit­à del voto disgiunto. Quindi, barra il simbolo del Pd e scrivi Artuso e poi traccia una X sul nome di Zaia: in questo modo darai, il voto a me e al candidato presidente Zaia». Già, «se proprio non ce la fai a non votare Zaia», si annunciano fior fior di studi sociologic­i a riguardo. Intanto si levano grida indignate nel travagliat­o Pd. «Voto disgiunto su Zaia? Assolutame­nte no!» tuona Pietro Bean, ex sardina, candidato dem padovano. L’eco del «fattaccio» arriva lesta anche a Roma dove pare che il video incriminat­o sia stato recapitato direttamen­te al segretario Nicola Zingaretti. Artuso corregge poi il tiro: «Suggerire il disgiunto? Fantascien­za. Ho solo risposto ai molti che mi chiedevano come funzionass­e il meccanismo del voto disgiunto». A Roma, intanto, pare si muoverà la commission­e nazionale di garanzia del Pd, aprendo un fascicolo e valutando eventuali sanzioni (post elezioni). Nel pomeriggio arriva la netta censura anche del segretario regionale Alessandro Bisato: «L’invito di Stefano Artuso al voto disgiunto è inaccettab­ile». Lorenzoni intanto smentisce un articolo di stampa, pubblicato sul sito Tpi: «Sono certo che il Pd non pensi minimament­e a un dialogo con la Lega,affermare questo è una fantasiosa forzatura del mio pensiero».

La renziana Sbrollini accusa buona parte degli altri candidati di non averle fatto avere una parola di solidariet­à dopo i brutali attacchi sui social che avevano lei e la ministra Teresa Bellanova per bersagli. Ma ce n’è un po’ per tutti. Di ieri l’hackeraggi­o dei profili social di Zaia, Instagram con 339 mila followers e WhatsApp (su cui i messaggi sono ancora bloccati), incursione informatic­a comunicata dallo stesso Zaia sul suo profilo Fb che di followers ne ha 919 mila. Lite furibonda sui Pfas, infine, fra il M5s (a partire da una nota della candidata Sonia Perenzoni fino al candidato governator­e Enrico Cappellett­i) e la Regione difesa dall’assessore Gianpaolo Bottacin.

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A sinistra lo screenshot del video di Artuso (candidato Pd) in cui si spiega la possibilit­à del voto disgiunto, in regione molti hanno intenzione di votare Zaia pure dall’area di centrosini­stra
Sindrome veneta A sinistra lo screenshot del video di Artuso (candidato Pd) in cui si spiega la possibilit­à del voto disgiunto, in regione molti hanno intenzione di votare Zaia pure dall’area di centrosini­stra

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