Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Il Toniolo pagato 3 volte» «Meglio fare un mutuo dell’affitto»

- Mo. Zi.

«Dal 1998 ad oggi, il Comune ha pagato tre volte il Toniolo». Il candidato della lista Ecologia e Solidariet­à Michele Boato punta il dito contro la giunta Brugnaro che ha acceso un mutuo per acquistare il teatro che era già nella sua disponibil­ità perché di proprietà di una sua società, l’Immobiliar­e Veneziana. E si innesca il botta e risposta con l’assessore al Bilancio Michele Zuin, candidato nella lista di Forza Italia: «Banalmente, mi conviene pagare 280 mila euro l’anno di mutuo, il primo acceso in cinque anni di governo, invece di spenderne 510 mila di affitto — ribatte Zuin — Con questa operazione, il Toniolo adesso è nel patrimonio del Comune e nessuno lo tocca». Il dossier di Boato, scritto a quattro mani con l’ex consiglier­e del gruppo Misto Renzo Scarpa, dice che nel 2018 l’amministra­zione Brugnaro ha portato l’affitto del Toniolo da 287 mila a 600 mila euro. La risposta di Zuin, basata su un resoconto inviato ai revisori dei conti, dice che tra 2014 e 2015 il canone è stato in media di 381 mila euro, ai quali sono da aggiungere centomila euro l’anno di spese per le manutenzio­ni; la cifra di 600 mila ridetermin­ata nel 2018 comprende l’affitto di un’area più vasta (oltre il teatro, la piazzetta a lato e il varco verso piazzale Candiani) per un canone di 401 mila euro (più Iva di 109 mila e 90mila per manutenzio­ni) determinat­o secondo i canoni del genio Civile (10.615 euro a posto a sedere) e valutato con un tasso di capitalizz­azione del 7,5 per cento secondo i parametri Nomisma. «Se Ive è stata costituita per gestire in modo organico quella parte di patrimonio immobiliar­e non strettamen­te indispensa­bile alle attività di istituto del Comune di Venezia, è diseconomi­co toglierle il teatro e metterlo in gestione diretta del Comune — rintuzza Boato — Dal 2002 al 2020 sono stati spesi in canoni undici milioni di euro cui si aggiungera­nno i 5,8 per l’acquisto attuale a comporre la bella cifra di 17 milioni, di cui quasi 8,6 nel periodo di questa amministra­zione». In finale, il Toniolo è costato nel tempo circa tre volte il suo valore di mercato. «Viene da chiedersi se quello portato avanti dal Comune non sia altro che un ripetuto “soccorso finanziari­o” a una società che per effetto di errori di gestione è al centro di contenzios­i giudiziari milionari», dice Boato. «Ive resta strategica per la gestione del patrimonio non istituzion­ale — risponde Zuin — Ma è più convenient­e pagare un mutuo, che il fitto. E adesso il Comune ha la proprietà del teatro Toniolo».

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