Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Alla Biennale Teatro c’è Giuliana Musso con una storia vera
Èin calendario al Teatro Goldoni di Venezia stasera alle 21.30 uno degli spettacoli più attesi della 48. edizione Biennale Teatro: «Dentro (Una storia vera, se volete)» di Giuliana Musso. L’attrice autrice, capace di coniugare afflato artistico e rigore di indagine, propone al pubblico una storia vera per dare voce a chi non ce l’ha facendo da tramite alle testimonianze raccolte dall’incontro con una donna e la sua storia segreta. Una storia di violenza familiare “antica quanto il patriarcato: narrazioni che sono strategie di rimozione e occultamento, prime tra tutte la normalizzazione stessa dell’abuso e la colpevolizzazione della vittima». «Eve #2» installazione live proposta dal performer-ricercatore Filippo Ceredi alle Sale d’Armi (ore 16.00 e in replica alle 21.00), mette invece a nudo, trascrivendola e analizzandola, la violenza comunicativa dei discorsi dei politici populisti e dei loro seguaci. Mentre il tema della post-verità prodotto dei nostri giorni è al centro di «George II», scritto da Stefano Fortin e diretto da Alessandro Businaro. Alle 18, al Teatro alle Tese. Non si tratta del racconto epico di alcuni eventi della parabola pubblica di George W. Bush, ma «è la vicenda e il mondo di un uomo che, come un principe shakespeariano, si trova a ereditare dal padre lo scettro del più importante Paese dell’Occidente e a diventarne il condottiero in uno dei momenti più bui della storia. L’11 settembre». Con le sue verità, contro-verità e censure. Domani, alle 17 e alle 21 alle Tese dei Soppalchi, Antonio Ianniello, artista di formazione classica, da qualche anno attivo nelle arti performative, porta in scena «Nanaminagura»: il titolo che suona come una formula magica o una preghiera è in realtà il nome della giovane artista giapponese che per 2 anni (2014 e 2018) ha vinto l’Air Guitar World Championships, un concorso internazionale dove l’abilità dei concorrenti consiste nel suonare una chitarra elettrica immaginaria. «Klub Taiga (Dear Darkness)» di Industria Indipendente, alle 18.30 al Teatro alle Tese, ha scelto un Klub come luogo nato e destinato alle controculture, all’unione tra simili, come luoghi dei mostri e dei fantasmi, dove i corpi possono esprimersi in altre modalità dal consueto. Chiude la giornata, alle 21.30 al Teatro Piccolo Arsenale, Pablo Solari con «Elia Kazan. Confessione americana», uno spettacolo sul senso civile e politico del fare teatro. Ogni giorno dalle 10 alle 20, repliche di «The right way» di Daniele Bartolini, in Sala delle Colonne a Ca’ Giustinian.