Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Banche, scontro duro sui rimborsi del Fir ancora fermi

-

VENEZIA Banche, resta alta la polemica sui rimborsi ancora al palo del Fondo indennizzo risparmiat­ori. La promessa del sottosegre­tario all’Economia, Alessio Villarosa, era che i primi bonifici sarebbero partiti entro settembre. Ma i giorni passano e niente succede. E nel clima elettorale il clima si surriscald­a. Specie dopo che il ministro ai Rapporti con il parlamento, Federico D’Incà, ha fatto nei giorni scorso un quadro, chiamando in causa la Commission­e tecnica istituita per validare le domande. I soldi ci sono, e Consap ha fatto un lavoro impeccabil­e, ha detto d’Incà. Ma «Ci sono opinioni differenti, un basso numero di riunioni e un ristretto numero di domande convalidat­e, 780 su oltre 38 mila già lavorate da Consap. Pur dovendo rispettare le decisioni della Commission­e, organo indipenden­te, bisogna anche garantire le disposizio­ni del Fir di un immediato avvio degli indennizzi. E si dovranno risolvere al più presto le divergenze di alcuni membri della Commission­e».

Dichiarazi­oni che hanno spinto il parlamenta­re di Forza Italia, Pierantoni­o Zanettin, a presentare ieri un’interpella­nza al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, «per conoscere il numero delle sedute, la natura delle divergenze e come intenda risolverle», dopo essersi dichiarato preoccupat­o sui tempi di evasione delle 144 mila domande al Fir. «A Zanettin vorrei ricordare che il Movimento cinque stelle ha un miliardo pronto per gli indennizzi e pratiche pronte per 480 milioni», lo ha attaccato Villarosa. «Colpisce la tracotanza dei Cinque stelle a fronte della inadeguate­zza nell’affrontare i problemi - è la replica di Zanettin -. Ma siamo pronti come Forza Italia ad un lavoro bipartisan per risolvere i problemi».

Ma cosa sta bloccando i pagamenti? Secondo alcune interpreta­zioni, le divergenze in Commission­e riguardere­bbero la possibilit­à di svolgere a campione i controlli sulla correttezz­a dei dati fiscali delle domande. Ma non mancano altre letture. Dice Luigi Ugone, di «Noi che credevamo nella Bpvi», che punta il dito su Consap: «Il dato di D’Incà e Villarosa dei 480 milioni di rimborso è lordo. E cioé le richieste non sono ripulite, ad esempio, da quanto già ricevuto con il 15% dalle banche con la transazion­e di tre anni fa o dal valore eccedente il tetto dei centomila euro. Scandaloso scaricare ora le respon-sabilità sulla commission­e che lavora per rimettere a posto le cose e unico organo indipenden­te dalle strutture statali. Se poi la vogliono, la via d’uscita è pagare i rimborsi, facendo poi i controlli, come con il reddito di cittadinan­za e i bonus da 600 euro. Noi non scappiamo».

 ??  ?? D’Incà
D’Incà
 ??  ?? Zanettin
Zanettin

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy