Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Picchiati per un bacio gay
L’aggressione venerdì in centro a Padova. Video-denuncia dei due ragazzi sui social
Pestati per un bacio. È successo in pieno centro a Padova. A denunciare con un video sui social sono le vittime, Mattias Fascina e Marlon Landolfo: «È ora di dire basta».
PADOVA Una passeggiata a mano in centro come due normali fidanzati insieme ad altri amici, un bacio scambiato sotto il Comune, l’aggressione con insulti omofobi e le botte. Il venerdì sera di fine estate di Mattias Fascina, 21enne di Mestre studente fuori sede, e di Marlon Landolfo, ventiseienne padovano, due ragazzi omosessuali che abitano in città e che da qualche mese si frequentano, è stata macchiata da un grave episodio avvenuto tra il palazzo del Municipio e le piazze, nel cuore del centro a pochi passi dalla sede storica dell’Università e nel bel mezzo della movida.
I due hanno avuto un diverbio con un gruppo di giovani padovani e dalle parole si è passati presto alle mani: Mattias e Marlon sono stati presi a calci e pugni mentre Giacomo, un loro amico non omosessuale, è stato raggiunto da una bottigliata in testa che gli ha provocato una ferita suturata con 5 punti. A raccontare tutti i dettagli sono stati i due protagonisti con un video su Facebook che è stato postato nel pomeriggio di ieri dopo che per tutto il giorno la notizia di una rissa a sfondo omofobo era rimbalzata tra gli ambienti di Palazzo Moroni e quelli dei bar di piazza delle Erbe. «Eravamo con un gruppo di amici, stavamo andando in un locale e all’altezza del comune sul Liston, dopo che ci siamo scambiati un bacio, siamo stati aggrediti verbalmente da quattro ragazzi e da due ragazze con commenti pesanti fino a quando non gli abbiamo detto che dovevano andarsene», racconta Mattias.
A quel punto gli animi dei due gruppi si sono surriscaldati, sarebbero volate parole grosse e pesanti offese. «Siamo stati attaccati io e un altro ragazzo che per primi abbiamo cercato di difenderci, uno degli aggressori mi ha buttato a terra, prendendomi a pugni in faccia e a un nostro amico hanno spaccato una bottiglia in testa». Il video prosegue con Marlon che racconta come: «Mi hanno fatto male al piede al grido di frocio di merda, poi si sono appoggiati sopra di me in modo molto pesante, questi vigliacchi sono scappati via, si sono allontanati lasciandoci in quella situazione, abbiamo deciso di raccontare e testimoniare quanto avvenuto perché siamo stanchi di dover far fronte ad attacchi omofobi. Vogliamo dire basta, facendo in modo che episodi simili e manifestazioni di odio e di discriminazione vengano troncati sul nascere».
Il racconto poi si conclude con Mattias che lancia un appello tirando in ballo anche Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso da una banda di giovani a Colleferro (Roma): «Ne abbiamo visti fin troppi di episodi di questo genere e penso anche al giovane Willy, ucciso dalla mascolinità tossica e da comportamenti menefreghisti davanti alla diversità. È giunto il momento di dire basta e di farlo tutti assieme. Dobbiamo scendere nelle piazze, confrontarci con altri che hanno subito lo stesso trattamento e non hanno trovato il modo o il coraggio di raccontarlo». Raggiunto telefonicamente nel pomeriggio Marlon ha poi spiegato: «Erano persone sotto l’effetto delle sostanze stupefacenti. Siamo appena stati a fare denuncia dai carabinieri dopo una notte passata in ospedale». Sul fatto stanno indagando i militari della compagnia di Padova, intervenuti subito dopo l’aggressione.
L’episodio Un gruppo di giovani li ha prima insultati e poi è passato alle mani