Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ruzza (Figc): «Bisogna avere il coraggio di ripartire»

- D.C.

Giuseppe Ruzza, presidente della Figc Veneto, ha letto l’ordinanza?

«Sapevo dell’intenzione e non ci sorprende».

Che messaggio vuole lanciare al mondo del calcio dilettanti­stico e alla politica?

«Che bisogna avere il coraggio di ripartire e che le condizioni che esistono in uno stadio possono essere di gran lunga più sicure rispetto ad altre situazioni in cui si verificano assembrame­nti pericolosi. Sinora il calcio e lo sport sono stati i più penalizzat­i. Quale problema ci può essere a far entrare mille persone se dentro lo stadio ci sono gli spazi per mantenere il distanziam­ento?».

Mille persone per una competizio­ne dilettanti­stica sono un numero importante...

«Certo, se confrontia­mo un’affluenza simile rispetto a quanto può accadere in uno stadio come il Penzo, il Menti, l’Euganeo, è chiaro che si tratta di una cifra elevata».

Qual è l’aspetto che la preoccupa di più?

«L’isolamento fiduciario. Trovo assurdo che, in caso di una positività, debba andare in isolamento tutta la squadra. Mi auguro e che arrivino presto i test rapidi e che ci sia buon senso nell’applicazio­ne delle norme».

A cosa si riferisce?

« Che sette persone in più o in meno non sono un problema o un motivo per farne un caso di Stato, cerchiamo di avere un minimo di elasticità, altrimenti diventa impossibil­e vivere».

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