Parcheggi pieni, code e deviazioni ma b&b vuoti

Una Venezia da bollino nero quella di ieri, dove il colore dà un’idea delle due facce attuali del turismo in città. Da un lato la situazione critica del traffico, paralizzato dal flusso di auto che hanno oltrepassato (o cercato di farlo) il ponte della Libertà. Ma anche il periodo cupo delle strutture ricettive, in difficoltà dopo la timida ripresa nei giorni della Mostra del Cinema. Fin dal mattino la città è stata presa d’assalto dai «turisti di prossimità» arrivati in laguna per la giornata. Poco dopo le 10.30, le auto avevano già riempito tutti i parcheggi di piazzale Roma. Anche con la deviazione del traffico verso l’isola del Tronchetto, appena un’ora dopo anche lì i posti non bastavano più. E così gli agenti della Polizia locale sono intervenuti per fermare le auto in Terraferma. Code e rallentamenti sono stati segnalati nella rampa che scende all’imbarco dei ferry. Alle 3 del pomeriggio i social del Comune hanno diramato la comunicazione di un’ulteriore deviazione del traffico, all’altezza del bivio per Padova.La presenza di visitatori non ha scalfito la situazione difficile in cui si trovano le strutture ricettive veneziane dall’inizio dell’emergenza Covid. «Siamo vuoti al novanta per cento - constata Ondina Giacomin dell’associazione Abbav, che riunisce i gestori di affitti turistici nel centro storico - Tutti vengono in giornata. Con la Mostra lavoravamo il venti per cento in più, sebbene a prezzi bassissimi, ma dall’inizio della scuola il mercato si è affossato. Ci sono strutture che hanno aperto per la mostra e ora hanno richiuso, per esempio all’aeroporto. Chi ha l’affitto da pagare non arriva a fine anno. Gli altri vedremo». Intanto, l’effetto Covid si ripercuote anche sui prezzi degli hotel, ora in calo: con una deflazione del meno 22 per cento Venezia è al secondo posto in Italia della classifica dei minori rincari di ricettivo e ristorazione, elaborata dall’Unione nazionale consumatori. (p.c.)