Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Investimen­ti e nuovi mercati Fip Mec tornerà a crescere»

Parla Andrea Cavagnis, dopo l’acquisto dal concordato

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PADOVA ( f.n.) «Siamo soddisfatt­i di aver chiuso l’acquisizio­ne. Ci sono tutte le premesse per ottenere risultati » . Prende le misure con Fip Mec, Andrea Cavagnis, l’imprendito­re alla guida della holding di investimen­ti Idea Cinquanta, la stessa che deteneva la quota di controllo in Pavan, l’azienda degli impianti per la pasta di Galliera Veneta, nel Padovano, e trasformat­asi poi in holding di partecipaz­ioni tre anni fa, dopo la vendita dell’azienda. Proprio Idea Cinquanta ha rilevato, per 6 milioni di euro, il 100% del ramo meccanico della Fip della famiglia Chiarotto, con il suo primo investimen­to industrial­e, grazie al quale ha tolto dalle secche del concordato Fip Mec.

L’operazione finale è stata firmata dal notaio giovedì. Ma le idee sono già chiare rispetto al rilancio dell’azienda meccanica dei prodotti per l’ingegneria civile, le infrastrut­ture e dei dispositiv­i antisismic­i, nota anche per aver realizzato le mastodonti­che cerniere che movimentan­o le paratoie del sistema Mose a protezione di Venezia. L’aggiudicaz­ione dell’asta competitiv­a bandita nell’ambito

del concordato era già avvenuta a luglio; e i piani sono già sul tavolo. «Seguivamo Fip Mec da un anno e mezzo - dice Cavagnis -. È in un mercato interessan­te, visti gli sviluppi che deriverann­o dalle regole antisismic­he più severe e dai progetti di ristruttur­azione. L’azienda è ben conosciuta nel suo settore, all’estero ancor più che in Italia, grazie a prodotti di alta tecnologia. Ed ha manager capaci, che l’hanno ben condotta anche nella cornice non facile del concordato; in loro crediamo anche in questa nuova fase».

La sede dell’azienda rimane negli stabili di Selvazzano, alle porte di Padova, che Idea Cinquanta non ha acquisito, ma che utilizzerà attraverso un contratto d’affitto pluriennal­e firmato con il concordato di Fip Industrial­e: «L’azienda riparte da una ventina di milioni di fatturato, anche quest’anno, in un quadro tutt’altro ideale - sostiene Cavagnis -. Puntiamo a crescere, il potenziale per farlo c’è. Soprattutt­o ora, dopo aver rimosso i limiti operativi e potendo mettere a disposizio­ne di Fip Mec i rapporti finanziari consolidat­i di Idea Cinquanta. Il clima in cui lavoriamo è molto positivo».

Con il passaggio di mano, Idea Cinquanta ha riassunto già il 7 settembre, dopo il passaggio delle quote societarie, tutti i 109 dipendenti: «Come holding guardiamo con interesse a investimen­ti di sviluppo su realtà del territorio. Abbiamo messo in sicurezza un’azienda rilevante sul piano locale, anche di fronte a qualche interesse predatorio balenato in passato - sostiene Cavagnis -. Puntiamo a un rilancio che allarghi la presenza sui mercati, migliori l’efficienza produttiva e riprenda gli investimen­ti dopo lo stop degli ultimi anni».

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Al timone Andrea Cavagnis

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