Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Esce di strada dopo il compleanno giovane muore a tre chilometri da casa

Filippo Signorin aveva 26 anni. Il cugino: era un ragazzo buono. La rabbia del sindaco: tratto maledetto

- Pierfrance­sco Carcassi

CONCORDIA SAGITTARIA Forse è stato un colpo di sonno oppure una disattenzi­one fatale. Domenica notte Filippo Signorin, 26 anni, tornava da una festa di compleanno quando ha perso il controllo dell’utilitaria su cui viaggiava lungo la Jesolana, da San Michele al Tagliament­o verso la frazione di Sindacale, dove abitava: all’altezza di Lugugnana è uscito dalla corsia e ha invaso quella opposta, terminando la sua corsa contro uno dei platani che costeggian­o la carreggiat­a. L’impatto è stato violentiss­imo e il giovane è morto sul colpo. A chiamare i soccorsi attorno alle 3 di notte è stato un altro automobili­sta, dopo aver visto la macchina distrutta a bordo strada. Ma quando i sanitari del Suem 118 e i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, ormai era tardi. Sul luogo dell’incidente sono intervenut­i anche i carabinier­i della compagnia di Portogruar­o.

I militari sono al lavoro per verificare la dinamica dell’incidente, che ha spezzato la vita dello sfortunato ragazzo a soli tre chilometri di distanza da casa. Filippo avrebbe compiuto 27 anni tra poco più di un mese. La sua scomparsa apre una ferita profonda per la comunità di Sindacale, che si stringe attorno ai suoi genitori, Elisabetta e Fabrizio, e al fratello Tommaso. «Rientrava da una serata di allegria – ricorda il cugino Roberto – conoscendo­lo, senza nessun eccesso. Era un ragazzo buono, un figlio che tutti i genitori vorrebbero avere. Mancherà tanto a tutti noi, è un dolore grandissim­o».

Filippo aveva studiato Economia aziendale e Comunicazi­one d’impresa tra le università di Udine e Venezia. Aveva appena concluso un master, sempre in Comunicazi­one d’impresa, e lavorava come commercial­e in un’azienda della zona. Negli ultimi tempi sogna va di l anc i a r s i in un’esperienza nuova e trovare un lavoro all’estero. «Ti ringrazio di tutti i momenti vissuti insieme. Avrai sempre un posto nel mio cuore » , ha scritto su Facebook il suo amico Vittorio, che ha condiviso con lui il percorso scolastico, dalle elementari al liceo. «Filippo è stato uno dei miei amici più stretti: era un ragazzo solare, socievole e generoso. Aveva un sacco di amici: ci sono moltissime persone che gli volevano bene e hanno un bel ricordo di lui». Lo stesso segno indelebile che ha lasciato sul campo da calcio, la sua grande passione. Amava giocarlo e guardarlo: il suo idolo era Cristiano Ronaldo. Le società in cui ha militato da quando era bambino fino alla Serie D – dal Sindacale allo Julia Sagittaria, dal Concordia al Portogruar­o - hanno pubblicato sui propri canali social un messaggio in suo ricordo. Chi lo ha visto dare i primi calci al pallone non dimentica quel ragazzo «sempre sorridente, che salutava con affetto e che non aveva mai il broncio». «Era una colonna della comunità di Sindacale, lascerà un vuoto in tutti noi», ricorda l’ex dirigente della squadra locale Maria Pia Londero.

Oltre al dolore di chi lo conosceva, la tragedia di Filippo riapre la questione della viabilità sulla Jesolana. «Faccio le mie condoglian­ze alla famiglia da parte di tutta l’amministra­zione, quella strada lì, con i platani – commenta il sindaco di Concordia Sagittaria, Claudio Odorico - è maledetta. Periodicam­ente succedono incidenti. Oltretutto, siamo nella settimana europea della mobilità».

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