Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Murano e segreti giardini Gioielli ispirati a Venezia

Da Borges a palazzo Soranzo, perle di vetro che sanno di storia

- Mauro Della Valle Veronica Tuzii

«Abbiamo dovuto provare online – ha detto con una nemmeno troppo sottile collera verso tutto ciò che sta accadendo - ma il teatro è fisicità, è emozione: senza gli spettatori non esistiamo». Ottobre si aprirà domenica 4 alle 17.30 con una produzione della Piccionaia: Palladio Magico, una narrazione interattiv­a con gli spettatori sull’architetto e sul «suo» teatro, l’Olimpico di cui è protagonis­ta Carlo Presotto. Repliche l’11 e il 18 ottobre alla stessa ora. Completo cambio di registro il 10 ottobre alle 21 all’Olimpico con Il lupo e la luna, ripresa teatrale del racconto in forma di «cuntu» del giornalist­a Pietrangel­o Buttafuoco, che ne è anche il narratore. Il 16, 17, 19 e 20 ottobre la scena diventerà quella del Giardino dell’Olimpico dove Anna Zago interpreta o sarebbe meglio dire re-interpreta a suo modo con una scrittura originale Clitennest­ra. I morsi della rabbia, per la regia di Piergiorgi­o Piccoli (produzione Theama Teatro). La chiusura, il 22 e 23 ottobre, alle 21 è riservata a un artista veneto, Andrea Pennacchi con Una piccola Odissea, da lui scritto e interpreta­to (musiche di Giorgio Gobbo, produzione Teatro Boxer).

A latere del Ciclo dei Classici è previsto un ricco programma di eventi «La Bertoliana per i Classici dell’Olimpico», che avranno luogo a palazzo Cordellina a partire dal 29 settembre, ingresso libero fino ad esauriment­o dei posti. Info nel sito web www.biblioteca­bertoliana.it.

Forme, colori e trasparenz­e. Dalle spirali del labirinto di Borges alla Fondazione Cini al caleidosco­pio di rare specie botaniche della Serra Margherita, un viaggio alla riscoperta di lussureggi­anti giardini di Venezia attraverso un mondo di perle di vetro. L’idea viene dall’azienda SM 3000, con sede a Marcon (Venezia), che debutta nel Fashion Jewellery con la collezione di gioielli «Venetian Gardens», creati col brand MurrinaMur­ano Venezia. Monili eco-sostenibil­i in vetro di Murano che racchiudon­o lavorazion­e artigianal­e e design, tradizione e contempora­neità, per un omaggio a dieci bellezze nascoste tra calli e canali della città più iconica del mondo. «C’è un connubio sottile - sottolinea Giorgio Scarpa Schoos, CEO di SM 3000 - fra anima e corpo, creatività e realizzazi­one. Il vetro incarna la magia di un elemento naturale riciclabil­e al 100%». Si sono ispirati ai fiori, all’acqua, alle cromie di dieci insoliti giardini della città dogale i maestri vetrai che hanno creato eleganti bijoux rubandone i nomi. I gioielli si chiamano «Borges», dal labirinto green dedicato allo scrittore argentino, reinterpre­tato nelle armoniose forme tondeggian­ti. «Peggy», con le terrazze della casa-museo Guggenheim che riflettono l’estetica della collezioni­sta, trasposti nello stile futuristic­o della serie che riecheggia Jackson Pollock. «Thetis», dal nome dello spazio verde all’Arsenale dove abitano sculture e installazi­oni contempora­nee: qui i maestri del vetro si sono ispirati a Third Paradise di Michelange­lo Pistoletto. Nei gioielli «Malipiero» le gocce di vetro richiamano le chiarezze del Canal Grande su cui s’affaccia palazzo Malipiero Barnabò. Nelle collane «Franchetti» le gemme vitree sono limpide come l’acqua, intense come la terra. Ancora, «Karmel», dal giardino mistico dei Carmelitan­i Scalzi, cristalli madreperla­ti che illuminano l’anima; «Vendramin» e i bagliori notturni che accendono il Casinò; «Soranzo» dal cortile di palazzo Soranzo Cappello; «Margherita» dalla Serra a Castello, catturando le tinte delle piante decorative. «Grimani», dall’omonimo edificio ai Servi. «Ogni linea - marca Fabiana De Angelis, direttrice commercial­e – racchiude una storia, scaricabil­e da un Qr code: 10 narrazioni tra i 500 giardini in laguna».

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