Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il più votato del Veneto «Occhio ai finti militanti»

- Davide D’Attino

PADOVA Diciamolo subito. Con le 11.660 preferenze raccolte domenica e lunedì (nessuno meglio di lui), il padovano di Piombino Dese, Roberto Marcato, 52 anni, assessore regionale uscente allo Sviluppo Economico, si è ampiamente guadagnato sul campo la conferma nella nuova giunta di Palazzo Balbi. «Io - si limita a dire in proposito il “bulldog” dell’Alta Padovana, candidato nella lista della Lega - resto un uomo di partito. Mi rimetto alle decisioni dei nostri dirigenti e, ovviamente, del governator­e Zaia». Rispetto a 5 anni fa, quand’era presidente del consiglio comunale di Padova, Marcato ha ottenuto ben 4.340 voti personali in più (oltre il doppio). E circa il 15% di questi sono arrivati proprio dalla città del Santo: «È un risultato che mi commuove. Anche perché - sottolinea - le preferenze sono giunte da tutti i Comuni della provincia. E questo significa che la gente non solo mi conosce, ma apprezza pure il lavoro svolto in Regione, dialogando di continuo con le categorie, il mondo bancario e i sindacati». Pacato. Eppure in un video rilanciato ieri da Antenna Tre, Marcato è sbottato: «Mi dispiace che qualche leghista abbia

Marcato Preferenze da ogni comune della provincia, riconoscim­ento per il lavoro fatto

preferito candidarsi nella Lista Zaia, facendo addirittur­a pressioni per non essere candidato in quella della Lega. Come diceva Umberto Bossi, la porta per entrare in Lega è molto stretta, quella per uscire è molto larga. Non abbiamo bisogno di finti leghisti, presunti militanti».

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