Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il più votato del Veneto «Occhio ai finti militanti»
PADOVA Diciamolo subito. Con le 11.660 preferenze raccolte domenica e lunedì (nessuno meglio di lui), il padovano di Piombino Dese, Roberto Marcato, 52 anni, assessore regionale uscente allo Sviluppo Economico, si è ampiamente guadagnato sul campo la conferma nella nuova giunta di Palazzo Balbi. «Io - si limita a dire in proposito il “bulldog” dell’Alta Padovana, candidato nella lista della Lega - resto un uomo di partito. Mi rimetto alle decisioni dei nostri dirigenti e, ovviamente, del governatore Zaia». Rispetto a 5 anni fa, quand’era presidente del consiglio comunale di Padova, Marcato ha ottenuto ben 4.340 voti personali in più (oltre il doppio). E circa il 15% di questi sono arrivati proprio dalla città del Santo: «È un risultato che mi commuove. Anche perché - sottolinea - le preferenze sono giunte da tutti i Comuni della provincia. E questo significa che la gente non solo mi conosce, ma apprezza pure il lavoro svolto in Regione, dialogando di continuo con le categorie, il mondo bancario e i sindacati». Pacato. Eppure in un video rilanciato ieri da Antenna Tre, Marcato è sbottato: «Mi dispiace che qualche leghista abbia
Marcato Preferenze da ogni comune della provincia, riconoscimento per il lavoro fatto
preferito candidarsi nella Lista Zaia, facendo addirittura pressioni per non essere candidato in quella della Lega. Come diceva Umberto Bossi, la porta per entrare in Lega è molto stretta, quella per uscire è molto larga. Non abbiamo bisogno di finti leghisti, presunti militanti».