Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Balotelli, il pm: non fu stupro. La ragazza: indagate ancora
BRESCIA «L’inchiesta non può finire nel nulla, come se quella serata a Nizza non ci fosse mai stata: ciò che è capitato tra noi, non fu consensuale». In questi mesi non ha mai smesso di ripeterlo, la ragazza vicentina che accusa Mario Balotelli di averla violentata nel luglio del 2017, quando aveva ancora 16 anni.
Eppure, le indagini fino a questo momento hanno fatto emergere tutt’altra storia. Al punto che a marzo la procura di Brescia, guidata da Francesco Prete, aveva firmato la richiesta di archiviazione per il calciatore che era stato iscritto nel registro degli indagati proprio con l’accusa di violenza sessuale. Per il pubblico ministero Barbara Benzi, la ragazza che ha denunciato Balotelli, non è credibile.
Dal fronte opposto, la presunta vittima non arretra e, attraverso il suo legale, Elisa Romeo, ora ha ufficializzato al Palazzo di giustizia bresciano la propria opposizione all’archiviazione dell’inchiesta. «La versione della mia cliente non è cambiata» conferma l’avvocato al Corriere del Veneto. «Quello avvenuto nel 2017 fu un rapporto iniziato in maniera consensuale ma evolutosi in atti sessuali non voluti». I due si sarebbero visti nella discoteca High Club di Nizza e l’incontro intimo - secondo la giovane - sarebbe proseguito anche se lei implorava il calciatore di fermarsi.
A minare la credibilità della ragazza erano state le indagini svolte da un’altra procura, quella di Vicenza, alla quale si rivolse SuperMario. Il campione non ha mai negato di averla incontrata (quando ancora vestiva la divisa del club francese) e di aver avuto con lei un rapporto consensuale, ma spiegò agli investigatori di essere stato ricattato: la giovane, attraverso l’avvocato trevigiano Roberto Imparato, gli avrebbe chiesto centomila euro per non divulgare ai giornali la storia dello stupro. Risultato: l’avvocato Imparato è sotto processo a Vicenza per estorsione, stessa accusa per la quale la procura per i minori di Venezia ha indagato la ragazza. Sulla scorta delle prove raccolte dagli inquirenti veneti, la pm di Brescia ha quindi deciso di non procedere nei confronti di Balotelli: è convinta che non ci fu alcuno stupro. «Abbiamo appreso dalla stampa della richiesta di archiviazione e nello stesso modo ora scopriamo dell’opposizione» dice Alessandro Moscatelli, uno degli avvocati dell’attaccante. «Senza leggere gli atti è difficile esprimere un giudizio. Certo è che, in tutta questa vicenda, la messa in scena e il raggiro sono sotto gli occhi di tutti».