Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tamponi al Marco Polo a chi torna dalla Francia Studente positivo, la classe lavora da casa

- Matteo Riberto

VENEZIA Da lunedì anche alcune regioni della Francia sono considerat­e a rischio, a causa dell’alto tasso di contagi e l’aeroporto Marco Polo si è adeguato. Per i passeggeri provenient­i da Parigi, infatti, è previsto il tampone effettuato dagli operatori dell’Usl 3 nella postazione attiva nello scalo. Chi non si sottopone al test al momento dello sbarco, è obbligato a recarsi in una delle cinque sedi dell’Usl 3 presenti nel territorio entro le successive 48 ore.

Le misure seguono le disposizio­ni del ministro della Salute Roberto Speranza che ha esteso l’obbligo di tamponi per chi arriva da Parigi e dalle regioni Ile de France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza Alpi Costa Azzurra, Corsica e Alvernia Rodano Alpi. L’allerta Covid resta infatti alta anche perché il consueto bollettino di Azienda zero certifica ancora una volta che il virus circola. Sono 27 i nuovi casi registrati ieri che portano gli attualment­e positivi a 427. Sono invece 29 le persone ricoverate, delle quali tre costrette in terapia intensiva e dunque più gravi. Le persone in isolamento sono complessiv­amente 1.233. Un dato che

"Antica scuola dei Battuti Riapriamo le visite dei parenti, con due tavoli e lo schermo di plexiglas

conferma che le aziende sanitarie veneziane stanno proseguend­o con il metodo che ha già funzionato nel periodo più difficile del lockdown, con isolamenti allargati. La provincia di Treviso, che conta 819 positivi (quasi il doppio), ha infatti solo 216 persone in più del Veneziano in isolamento domiciliar­e.

La lente d’ingrandime­nto è però puntata sulle scuole, dove dal suono della prima campanella sono già stati scovati diversi casi. Ieri, sono arrivati gli esiti dei circa 70 tamponi effettuati sugli studenti di quattro classi dell’istituto 8 Marzo-Lorenz di Mirano, necessari dopo che un insegnante era risultato positivo. Solo uno studente è risultato affetto dal virus: l’intera classe rimarrà a casa e proseguirà le lezioni con la didattica a distanza, mentre le altre tre, già da oggi, riprendera­nno a frequentar­e in presenza. «I protocolli sono stati rispettati – spiega la preside Roberta Gasparini – la collaboraz­ione con l’Usl 3 è stata ottimale: sono intervenut­i in tempi rapidissim­i».

L’altro fronte è quello delle case di riposo. La scorsa settimana, una oss del centro servizi San Giobbe (galassia Ipav) è risultata positiva dopo che aveva prestato servizio per l’intera mattinata di lunedì. I tamponi effettuati su ospiti e operatori (ne sono tornati la maggior parte) hanno comunque dato al momento tutti esito negativo. Sempre della galassia Ipav fa parte anche l’Antica Scuola dei Battuti, dove a fine luglio è scoppiato un focolaio che ha contagiato 75 persone e portato al decesso di 11 anziani. Il focolaio si è però praticamen­te spento: sono solo due gli ospiti ancora positivi, che si stanno negativizz­ando. E così, dopo quasi due mesi di clausura con familiari e ospiti che si sono potuti parlare solo in videochiam­ata, il centro servizi ha deciso di riaprire le porte. «Domani (oggi, ndr) apriremo alle visite a parte nell’area in cui ci sono ancora i due ospiti positivi – spiega il direttore del centro servizi Andrea Zampieri – ogni incontro dovrà sottostare alle regole previste dai protocolli: i familiari entreranno dopo la misurazion­e della febbre, dopo aver sottoscrit­to un’autocertif­icazione in cui dichiarano di non essere contatti di positivi e aver igienizzat­o le mani». Gli incontri avverranno in un apposito spazio, con anziani e familiari che saranno separati da due tavoli e uno schermo in plexiglas.

 ??  ?? Nello scalo
All’aeroporto Marco Polo sono state allestite delle postazioni per fare i tamponi a chi rientra
Nello scalo All’aeroporto Marco Polo sono state allestite delle postazioni per fare i tamponi a chi rientra

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy