Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Assalto all’Eni censurato in Prefettura «Rischiata la tragedia»
Hanno forzato uno degli ingressi e si sono introdotti all’interno di un’azienda a rischio di incidente rilevante. Ora però, una decina di giorni dopo, l’«invasione» alla bioraffineria dell’Eni da parte dei partecipanti al Venice Climate Camp è stata censurata in una riunione che si è tenuta ieri mattina in Prefettura, guidata da Vittorio Zappalorto e con il comandante provinciale dei vigili di fuoco Dino Poggiali, il presidente di Confindustria Vincenzo Marinese, dirigenti dell’azienda e rappresentanti sindacali. «I presenti hanno condiviso la gravità dell’episodio, che ha messo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori, oltre che di tutta la cittadinanza - afferma una nota di Ca’ Corner - I 200/250 manifestanti hanno costeggiato i serbatoi di benzina e sarebbe stato sufficiente un gesto inconsulto per causare una tragedia immensa». Il prefetto ha dato atto ai lavoratori di essere arretrati in maniera pacifica, evitando ogni scontro. Loro stessi però hanno manifestato rabbia e paura per quanto accaduto e anche per il fatto che la politica non avrebbe espresso una condanna verso i manifestanti. Le parti in causa «hanno condiviso l’importanza di un forte segnale di reazione del mondo economico e sociale e di porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché non si ripetano detti gravi episodi ai danni delle aziende di Porto Marghera». La Prefettura ha ribadito il diritto di manifestare, ma seguendo delle regole: «soprattutto se poste a tutela della sicurezza dei lavoratori, che mantengono in vita siti produttivi che danno sostentamento a intere famiglie».