Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Social, sondaggist­i, volontari: la rete del fenomeno Possamai

Campagna elettorale itinerante ed endorsemen­t di peso

- Di Gian Maria Collicelli

VICENZA Si è candidato, ha fatto campagna elettorale, ha girato il territorio parlando, scrivendo. Ma non era solo. Dietro al «fenomeno» Possamai, il giovane candidato vicentino che in uno degli appuntamen­ti elettorali più bui per il centrosini­stra veneto del fine settimana scorso ha saputo risplender­e della luce di 11.515 preferenze (dietro solo al leghista di ferro Roberto Marcato), c’è tutto un mondo. Dai volontari che hanno affisso i manifesti elettorali al team che ne cura le pagine sui social network, dagli amici-collaborat­ori con arguzia politica e fino a molti esponenti della società civile vicentina che si sono spesi, in pubblico e non, in suo favore. Niente di nascosto, sia chiaro. Anzi, in molti casi sono stati gli stessi amici-collaborat­ori a essersi esposti in prima persona con video o endorsemen­t di dominio pubblico. Uno è Jacopo Bulgarini d’Elci, segretario particolar­e del sottosegre­tario agli Interni Achille Variati, che il giorno prima del voto sul proprio profilo Facebook ha speso parole per il «giovane talento» di Possamai. Il giorno prima ancora si era esposto in prima persona Giovanni Diamanti, fondatore della società di sondaggi Youtrend e figlio del celebre politologo Ilvo Diamanti, nonché amico fraterno di Possamai. Non a caso, queste due figure sono centrali nello staff che ha seguito la campagna elettorale del 30enne eletto in consiglio regionale. «Mi hanno aiutato a livello personale, mi hanno dato indicazion­i ma nessuno l’ha fatto a titolo profession­ale» dichiara Possamai, che ha potuto contare anche sulle indicazion­i del docente di Comunicazi­one politica all’università di Padova, Michele Cocco. Poi c’è un piccolo team di due trentenni che ha seguito la comunicazi­one social riassumibi­le in numeri: quasi 5 mila amici su Facebook, oltre 1.700 follower su Instagram e 1.400 su Twitter. Pubblico da pre- elezione, che ora è destinato ad aumentare. Basta pensare che negli ultimi 30 giorni prima del voto sono stati postati nelle sue pagine social 50 video di persone che si auto-dichiarava­no suoi elettori. «Per lo più erano persone comuni» spiega Possamai. Ma non sempre. Si annoverano infatti gli endorsemen­t di personaggi di spicco della società civile vicentina: dal vice-presidente dell’associazio­ne librai italiani, Alberto Galla, all’ex-presidente della Biblioteca Bertoliana Giuseppe Pupi l lo ( as s ieme al f igl io Sandro, amico di Possamai) e fino al post di Bulgarini d’Elci. Una vera e propria rete intessuta dal «piccolo Variati», visto che non sembra essere un mistero la simpatia nei suoi confronti da parte proprio di Achille Variati, pur senza alcun endorsemen­t ufficiale.

Ma lo staff non è finito qui. Dietro ai consiglier­i-amici e al team di comunicazi­one c’è il (piccolo) esercito di volontari: 20 «giovani appassiona­ti» che hanno affisso manifesti, distribuit­o volantini, allestito gazebo e partecipat­o alle passeggiat­e elettorali. Perché la campagna di Possamai è stata itinerante. Escursioni in montagna (tutte documentat­e sui social) dall’altopiano di Asiago al Monte Grappa, camminate in campagna, persino tour sui mezzi pubblici come i viaggi in treno da

Il padre nobile Possamai annovera Enrico Letta, con cui ha lavorato, come proprio mentore

Bassano a Vicenza e in bus da Schio a Bassano («Un impegno notevole » commenta lui). Questo più di recente ma durante il lockdown si era lanciato in maratone come quella del format «Fuori dalla finestra»: video-incontri di un’ora – ma al ritmo di uno a settimana – in cui per mesi ha radunato davanti allo schermo esponenti di mondi profession­ali come quello del turismo, del commercio, delle imprese, persino dei titolari delle discoteche, oppure sindaci, esponenti delle associazio­ni femminili. La chiusura della campagna è stata affidata a quello che lui definisce il suo «mentore», l’expresiden­te del Consiglio Enrico Letta, ma l’ultimo videoendor­sement è stato per lui «divertenti­ssimo»: quello di Giulio, un amico d’infanzia, che all’età di 4 anni diventò star della tv con una celebre apparizion­e strappa-sorrisi allo «Zecchino d’Oro».

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In campagna elettorale Giacomo Possamai, eletto a Vicenza per il Pd con 11.500 preferenze
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Al voto Giacomo Possamai al momento del voto, domenica, per le elezioni regionali

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