Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Totogiunta: sei nomi certi, sfida al femminile

Tomaello vicesindac­o, bis di Zaccariott­o. Veti su Costalonga, derby tra Besio e Damiano

- Francesco Bottazzo

VENEZIA Sei nomi praticamen­te sicuri: Zuin, Venturini, Boraso, Mar, Zaccariott­o e Tomaello. Per tutti gli altri la partita è ancora aperta, tra veti incrociati, malumori nei partiti e preferenze ottenute. L’accordo pre-elettorale tra Lega e sindaco pare non cambiare nonostante il testa a testa tra Carroccio e fucsia nemmeno cominciato e il partito di Salvini fermo a poco più del 12 per cento. Quindi tre assessori per la Lega, uno a testa tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, cinque per la lista del sindaco.

Da una parte Luigi Brugnaro è tentato di confermare gran parte della squadra, dall’altra però non può non tener conto dei risultati elettorali che hanno cambiato i rapporti di forza soprattutt­o all’interno dei fucsia. Poi ci sono le donne, che il sindaco vuole valorizzar­e, tanto che tra i tre nomi che ha chiesto al Carroccio uno dovrà essere rosa. Esclusa Silvana Tosi (la più votata) per problemi di salute, Tomaello dovrà guardarsi intorno così come aveva fatto il partito cinque anni fa senza però trovare la quadratura del cerchio (si susseguiro­no al Commercio Pavan, Guzzon, Da Villa per poi rinunciare e lasciare la delega al sindaco). Il commissari­o provincial­e dovrebbe essere il vicesindac­o («Sei pronto a lavorare?», gli ha detto dopo la vittoria Brugnaro), per l’altro assessore si fa largo il nome di Sebastiano Costalonga (ex Fratelli d’Italia e segretario regionale dell’Ugl) che però non otterrebbe l’appoggio della base, bypassata nell’accordo diretto tra Costalonga e lo stesso Salvini. «Valuterò col sindaco nei prossimi giorni la formazione della squadra — dice Tomaeldi lo — Cercheremo di individuar­e persone competenti con l’avvallo del partito». Michele Zuin al Bilancio rappresent­erà Forza Italia mentre pare che anche Francesca Zaccariott­o tornerà a Ca’ Farsetti, questa volte però come esponente di Fratelli d’Italia. La sfida nei fucsia rischia di creare qualche tensione tra i consiglier­i. Renato Boraso con i suoi mille voti è sicuro di tornare in giunta, Simone Venturini dovrebbe essere il vero delfino di Brugnaro. Su

lui l’imprendito­re pare abbia riposto molte aspettativ­e, per questo oltre all’assessorat­o al Welfare potrebbe coinvolger­lo in deleghe di peso come quella dell’Urbanistic­a e della Trasformaz­ione del Territorio. Paola Mar è la prima donna eletta e dovrebbe rivedere confermata la sua posizione, ma la sfida rosa continua tra Laura Besio (545 voti) e Linda Damiano (429): una potrebbe diventare assessore, l’altra presidente del consiglio comunale. L’exploit di Paolino D’anna (726 preferenze) potrebbe spingerlo nella squadra del sindaco, al Lavoro e alla Scuola, visto l’accordo fatto tra Brugnaro e Progetto civico. In bilico il ritorno di Massimilia­no De Martin, qualche conferma su Enrico Gavagnin.

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La scelta Ermelinda Damiano e Laura Besio, un derby tutto fucsia. Una, probabilme­nte sarà assessore, l’altra presidente del Consiglio. Sono tra le più votate della lista

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