Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Genesis 2.0» lancia la padovana Trent Film
Da oggi la proiezione del documentario che racconta il ritrovamento di zanne di mammuth. In futuro altre pellicole
Èsolo
un film, direbbe qualcuno. Ma non è un film come tutti gli altri. Intanto perché interroga lo spettatore su un presente che probabilmente ignora ma che dovrebbe conoscere. E poi perché è il secondo titolo distribuito da una nuova casa di distribuzione cinematografica, la Trent Film, nata a Padova il giorno del lockdown e pronta a far conoscere film d’essai che sfidano le stagioni contratte e impaurite come quella che stiamo vivendo. Il film è Genesis 2.0 di Maxim Arbugaev e Christian Frei e da oggi al 29 settembre si potrà vedere al cinema MpX di Padova, poi uscirà a Torino, Milano e la prossima settimana a Roma, dove ha già avuto un’anteprima. « Genesis è un film che si costruisce col tempo - spiega il padovano Pietro Liberati di Trent Film - possiede un coté scientifico ma può anche sollevare dibattiti di carattere etico, di filosofia della scienza, è ricco di temi e le scuole dovrebbero essere molto interessate. Noi lo stiamo proponendo soprattutto ad alcune associazioni ambientaliste». Il film racconta del ritrovamento di alcune zanne di mammuth nella zona del circolo polare artico dove si situano le isole siberiane. Un ritrovamento dovuto allo scioglimento del permafrost. Da lì si dipanano due vicende, destinate però a incrociarsi: da una lato «il mercato dell’avorio ai limiti della legalità - racconta Liberati - dall’altro l’ambiente scientifico, con interventi di genetisti che hanno sede in vari continenti, dalla Cina, alla Corea del Sud dove c’è una clinica dove vengono clonati i cuccioli per i clienti facoltosi, fino a Boston, dove ci sono centri ricerca specializzati. Il film si situa in una linea editoriale che ha a che fare col cinema invisibile che viene poco frequentato nelle sale italiane». Prima di questo, in estate la Trent Film ha distribuito il film greco L di Babis Makridis, rappresentante della New Greek Weird Wave, la generazione di registi greci da cui è emerso anche il talento di Yorgos Lanthimos. «Dopo l’estate tornerà nelle sale - spiega ancora Liberati - ed è una commedia grottesca che ha come protagonista un uomo che non scende mai dalla propria auto: perfino la sua famiglia la incontra lì. Come altri film è concepito per avere una lunga vita. I film d’essai hanno una vita un po’ particolare, Genesis 2.0 ha una vita di nove, dieci mesi, ci è stato chiesto per rassegne che avverranno nella primavera del prossimo anno. In questo periodo storico in cui i cinema hanno ricominciato ad aprire e il prodotto non ha quel richiamo che aveva di solito durante questo periodo dell’anno, i film dovrebbero avere più tempo. Poi ci sarà un film svedese, XeY della performer Anna Odell, che era andata alla Settimana della Critica a Venezia qualche anno fa con Reunion, e un film serbo su una madre che cerca il figlio che non ha mai incontrato».
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Prossimi titoli Abbiamo lanciato questa estate il greco «L», poi arriverà lo svedese «X e Y» e un lavoro serbo