Regatanti squalificati «Bisogna riammetterli»

VENEZIA «Nella stagione remiera 2021, sempre che il Comune non si ravveda, mancherà il 70 per cento dell’élite dei regatanti uomini. Auspichiamo che la Direzione Tutela Tradizioni li riammetta», dice Marco Gasparinetti. Il mondo del remo è sotto choc dopo la clamorosa protesta alla regata di Burano dello scorso 20 settembre – con sette equipaggi che hanno deciso di non partire per esprimere il disappunto contro la riammissione del gondolino di Rudi Vignotto e del figlio Mattia, causando l’annullamento della gara – e all’altrettanto clamorosa decisione della commissione disciplinare di sospendere i 14 «ribelli» per un anno. Il primo a scendere in campo è proprio il neo-consigliere comunale, candidato sindaco per la lista Terra e Acqua. Gasparinetti accusa il Comune di aver ignorato il malumore dei regatanti nei giorni prima della gara, adombrando anche motivi elettorali, visto che era proprio il weekend di apertura delle urne. «La protesta è nata a causa di una grave manchevolezza ed incuria del Comune rispetto al proprio patrimonio nautico», sottolinea. Un suo «collega» del Gruppo 25 aprile, vicino al Pd, come Cesare Peris, già membro della commissione disciplinare, osserva invece come il provvedimento sia stato corretto. «Concordo con l’espulsione», osserva, pur censurando anche lui la «menefreghista e disastrosa gestione tecnicopolitica di questo settore identitario». Un altro Pd come Paolo Cuman sottolinea invece di aver più volte provato a convincere il suo partito a occuparsi di voga. «Ma niente, salvo qualche comparsata», dice.